Pillola UNxCENTO

Prigionieri del lussoCome il consumismo ci ruba la libertà

Indipendenza finanziaria, Scelte consapevoli, Stile di vita, Eliminare il superfluo
Pillola N. 73
Foto di Andrea Mangano
Autore
A. Mangano
Intro alla pillola

Fare acquisti ci illude di essere liberi, di avvicinarci ai nostri sogni e avere controllo sulla nostra vita.

Tuttavia, questo ci spinge a comprare beni oltre le nostre possibilità, che non migliorano davvero la nostra esistenza.

Quanto tempo e libertà ci costa, in realtà, un bene di lusso?

Parlare di denaro non è mai stato tra i miei argomenti preferiti. Per me è solo una convenzione, un mezzo di scambio, non certo la chiave per la felicità.

Eppure, in questo viaggio di crescita consapevole, comprendere il ruolo del denaro è cruciale. Se può aiutarci a raggiungere un certo benessere materiale, ha anche il potenziale di distruggerci e di limitarci in modi che nemmeno immaginiamo.

Il denaro può renderci più liberi, o ancora più schiavi.

Prendiamo il caso di un tizio che chiameremo "Signor Apparenza". Guadagna 1.500 euro al mese e guida un'auto che costa 50.000 euro. L'ha comprata pensando di essere libero di spendere i suoi soldi come vuole, ma è schiavo di una vita di sacrifici per riuscire a mantenerla.

Ogni volta che scegliamo di acquistare qualcosa al di sopra delle nostre possibilità non compriamo una soluzione, ma un ulteriore problema.

Ogni acquisto ci dà una gioia momentanea, ma poco dopo siamo di nuovo lì, a cercare qualcosa di nuovo e a pagare le conseguente delle scelte passate. Questo è il ciclo del consumismo: un sistema che ci spinge a correre senza sosta, inseguendo qualcosa che sembra sempre sfuggirci.

E così, passo dopo passo, finiamo intrappolati in una gabbia dorata. Da fuori appare irresistibile, ma una volta dentro, la verità è ben diversa.

I debiti che maturiamo sono catene invisibili che ci legano a un futuro di ansie, insicurezze e preoccupazioni.

Dov'è finita la libertà che ci avevano promesso nel frecciare su un auto potente? Dov'è la vita straordinaria che avevamo immaginato acquistando la villa con piscina?

Tutto è svanito, sostituito dalla costante pressione di dover guadagnare sempre di più per mantenere uno stile di vita che non ci appartiene.

Ora, non fraintendetemi. Non sto dicendo di non sognare in grande, ma di fare attenzione, di non confondere i sogni con le illusioni. I sogni devono ispirarci, ma devono sempre andare di pari passo con la realtà.

E attenzione, non sto affatto demonizzando i prestiti. Usati con consapevolezza, il credito può essere un potente trampolino di lancio. Investire nella propria istruzione, coltivare i propri talenti, finanziare progetti che ci avvicinano all'indipendenza finanziaria: queste non sono catene, ma ali che ci permettono di volare più in alto.

Il punto è questo: i soldi dovrebbero essere un mezzo per godere della vita, per realizzare noi stessi, non per costruire una vetrina dell'apparenza.

Investiamoli in ciò che amiamo profondamente, in esperienze che ci arricchiscono l'anima. Cerchiamo ciò che ci regala più di un effimero "sono figo", ma soprattutto, ciò che ci dona il bene più prezioso: il tempo.

Perché, spesso, la libertà non la ottieni spendendo di più, ma spendendo meno.

Sembra controintuitivo, vero? Eppure è la verità più scomoda e liberatoria che possiate abbracciare.

I soldi che non spendiamo oggi sono i semi della nostra libertà futura. Sono il nostro biglietto per dire "sì" quando un'opportunità straordinaria busserà alla nostra porta. Sono il cuscinetto che ci permetterà di poter lavorare meno, di prendere il controllo del nostro tempo, di vivere la vita alle nostre condizioni.

Ogni euro non speso in futilità e lussi fuori portata, è un mattone della nostra libertà finanziaria. Non è rinuncia, è strategia. Non è privazione, è investimento.

Non abbiamo bisogno di avere di più per essere di più. È una bugia che ci hanno venduto, e noi l'abbiamo comprata, con un alto tasso di interessi.

Iniziamo ad acquistare beni principalmente per necessità, poi per piacere (con meno vincoli possibili). Di certo, non facciamolo per lo status sociale.

Siamo noi a dare valore alle cose, non il contrario.

Se non puoi permetterti un'auto di lusso, acquista un'auto che rientra nelle tue possibilità. Fallo senza vergogna. In questa scelta c'è grande saggezza, ma anche serenità.

La vera libertà non risiede nel possedere oggetti scintillanti, ma nel non essere posseduti da essi.

Immagina di svegliarti al mattino senza il peso schiacciante delle rate da pagare. Immagina di poter dire "no" a un lavoro che ti prosciuga l'anima, perché non sei ostaggio del tuo stile di vita. Immagina di avere più tempo per te e per i tuoi affetti, di poter scegliere con meno condizioni.

Questa, amici miei, è la vera ricchezza. Non si misura in marche di vestiti o cilindrata dell'auto. Si misura in libertà, pura e semplice.

Spesso crediamo che l'acquisto di cose possa migliorare la nostra vita, che possa darci più possibilità, ma spesso ci troviamo nella situazione contraria: abbiamo meno opportunità e tempo di quanto ne avevamo di prima.

Siamo davvero pronti a smettere di essere consumatori compulsivi e iniziare a fare scelte consapevoli? O preferiamo continuare a vivere nella gabbia dorata del consumismo, ben vestiti ma eternamente insoddisfatti?

La scelta è nostra. Scegliamo saggiamente.

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Foto di Andrea Mangano

Andrea Mangano

Lavoro nel mondo digitale.
Negli ultimi otto anni ho intrapreso numerose sfide personali e imprenditoriali. Ogni giorno mi impegno affinché la mia quotidianità sia il riflesso del mio desiderio e non una passiva routine. Miro ad essere sempre più padrone del mio tempo e consapevole delle mie scelte.

Sono l'autore di UNxCENTO.
Firma Andrea ManganoScopri chi sono e in cosa credo
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