Pillola UNxCENTO

Oltre le apparenzeCome scoprire la vera essenza di una persona

Conoscere una persona, Relazioni, Psicologia, Essenza
Pillola N. 91
Foto di Andrea Mangano
Autore
A. Mangano
Intro alla pillola

Spesso crediamo di conoscere davvero qualcuno.

Ci familiarizziamo con i suoi gesti, le sue parole, i racconti che condivide, e pensiamo che questo basti.

Ma lo vediamo per ciò che è veramente, o solo per come sceglie di mostrarsi?

Pensiamo di conoscere le persone. Ma sul serio crediamo che basti sapere come prendono il caffè, che musica ascoltano, o qualche aneddoto su di loro per dire di conoscerle davvero?

Le persone sono piene di contraddizioni: dicono una cosa e ne fanno un'altra, indossano maschere, si nascondono dietro sorrisi, si proteggono con il silenzio. E spesso ci limitiamo a vedere queste facciate, scambiandole per la vera essenza di chi abbiamo davanti.

Se crediamo di aver capito qualcuno solo perché ci ha raccontato un paio di storie della sua vita, ci stiamo continuando ad illudere.

Il problema è che ci accontentiamo della versione semplificata delle persone.

Ma ognuno di noi è un'opera d'arte molto complessa. Non possiamo fissarci su un dettaglio e pretendere di averne colto il senso. Quella persona riservata che pensi sia fredda, forse è solo stanca di essere fraintesa. Quella che sembra sempre allegra e solare, magari ride solo per coprire il rumore dei suoi casini interiori.

Comprendere qualcuno non è una cosa che accade dall'oggi al domani.

Non basta stalkerare i suoi social, conoscere i suoi gusti e le sue abitudini. È un viaggio lungo e incasinato, dove i pezzi importanti emergono quando meno te lo aspetti: in silenzi condivisi, in reazioni spontanee, in momenti in cui non c'è tempo per fingere e si agisce istintivamente.

Vuoi davvero capire chi hai davanti?

Osserva come tratta chi non ha nulla da dargli in cambio. Guarda come reagisce a una critica, o a un momento di sfiga totale. Chi è sincero non ha bisogno di applausi per essere gentile. Chi è maturo non scatta come una molla appena qualcuno lo mette in discussione. E chi è coerente con se stesso non cambia faccia a seconda della convenienza.

Per conoscere davvero qualcuno dobbiamo guardarlo così com'è, senza metterci sopra i nostri filtri o le nostre aspettative.

Ed occhio a non fare l'errore più grande: pensare che una persona resti sempre la stessa.

Siamo essere in divenire, cambiamo continuamente. Quello che viviamo, le ferite che si rimarginano, le paure che piano piano superiamo - tutto questo ci trasforma.

La versione di qualcuno che conoscevamo ieri potrebbe non essere più valida oggi. Se vogliamo davvero "conoscere" qualcuno, dobbiamo essere pronti ad aggiornare quella visione continuamente, senza limitarla al passato, accettando che ogni giorno sarà un po' diversa da come era.

E infine, c’è una dura verità: non puoi conoscere gli altri se non sei disposto a mostrarti per davvero.

L'intimità non è unilaterale. Non puoi pretendere di capire qualcuno mentre tieni il tuo vero io chiuso in cassaforte.

Quindi, la prossima volta che credi di conoscere qualcuno, chiediti: lo sto vedendo per ciò che è o per ciò che mi fa comodo vedere? Sto davvero cercando di capirlo o mi accontento della superficie? E soprattutto, mi sto aprendo abbastanza da permettergli di fare lo stesso con me?

Perché la verità è che non si finisce mai di conoscere davvero qualcuno. È un costante work in progress.

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Prendi qualche minuto per riflettere e rispondere a queste domande. Potrebbero darti una consapevolezza nuova su te stesso e sulla tua vita.

  • 1. Sto cercando di conoscere davvero la persona o mi sto focalizzando solo su come appare esteriormente?
    Cerco di ascoltare attivamente, ponendo domande e prestando attenzione a ciò che l'altro condivide di sé.
    Mi interessa esplorare i suoi valori, le sue esperienze e i suoi sentimenti più profondi, cercando di capire chi è veramente.
    Mi lascio influenzare dalle prime impressioni e spesso non vado oltre l'aspetto o il comportamento esteriore.
    Mi trovo a fare delle ipotesi sulla persona senza approfondire veramente la sua storia o le sue emozioni.
  • 2. Quante delle mie impressioni iniziali su questa persona sono influenzate da stereotipi o pregiudizi che ho imparato nel tempo?
    Cerco di mettere da parte le idee preconfezionate e di approcciarmi a ogni persona come un individuo unico, senza giudicarla in base a etichette.
    Sono consapevole dei miei pregiudizi e lavoro attivamente per superare qualsiasi stereotipo quando incontro qualcuno di nuovo.
    Spesso mi baso su ciò che ho sentito o visto riguardo a persone simili, applicando pregiudizi che non mi permettono di vedere la persona nella sua totalità.
    Quando incontro qualcuno, tendo a fare delle supposizioni che si basano più sulla categoria a cui appartiene che sulla sua individualità.
  • 3. Quando penso a questa persona, sono più concentrato sulle sue qualità positive, su quelle negative, o su un'immagine idealizzata che ho creato nella mia mente?
    Cerco di vedere la persona nella sua complessità, apprezzando sia i suoi punti di forza che le sue debolezze.
    Sono consapevole che ogni persona ha le sue sfumature e non mi concentro mai solo su un aspetto, ma cerco di abbracciare la sua totalità.
    Tendo a focalizzarmi troppo sulle qualità positive iniziali, e quando queste svaniscono, rimango deluso.
    A volte idealizzo troppo una persona, creando un'immagine perfetta che poi non corrisponde alla realtà.
  • 4. Sono disposto a lasciare che questa persona si mostri come è, anche se potrebbe deludere le aspettative che ho?
    Mi sforzo di non avere aspettative rigide e sono aperto a conoscere la persona per quello che è, accettando eventuali sorprese o delusioni.
    Riesco a rimanere aperto e flessibile, accettando la persona senza forzare una visione ideale di lei.
    Quando una persona non soddisfa le aspettative che mi sono fatto, tendo a sentirmi deluso e a giudicarla.
    A volte non riesco ad accettare una persona per quella che è davvero, e mi sento frustrato se non corrisponde all'immagine che avevo costruito.
  • 5. Come reagisco quando scopro che le mie percezioni iniziali su questa persona erano errate o incomplete?
    Riconosco i miei errori e cerco di rivedere il mio giudizio, pronto ad abbracciare una visione più completa e realistica della persona.
    Mi sento arricchito dalla nuova conoscenza che ho acquisito e cerco di vedere la persona in modo più sfaccettato.
    Tendo a rifiutare la nuova informazione, continuando a credere nella mia visione iniziale anche se non era corretta.
    Quando mi accorgo che la mia percezione era sbagliata, mi sento frustrato o tradito e fatico ad accettare il cambiamento nella mia opinione.
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Foto di Andrea Mangano

Andrea Mangano

Lavoro nel mondo digitale.
Negli ultimi otto anni ho intrapreso numerose sfide personali e imprenditoriali. Ogni giorno mi impegno affinché la mia quotidianità sia il riflesso del mio desiderio e non una passiva routine. Miro ad essere sempre più padrone del mio tempo e consapevole delle mie scelte.

Sono l'autore di UNxCENTO.
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