Pillola 93

L'angoscia della libertàScegliere fa paura, ma è indispensabile

Autore della Pillola
Autore
A. Mangano
Intro alla pillola

Ogni libera scelta porta con sé l’angoscia dell'incertezza.

Non è solo la difficoltà di decidere, ma il peso delle conseguenze da affrontare.

Perché la libertà ci spaventa così tanto?

Oggi parliamo di questa cosa che chiamiamo libertà. Che poi, a pensarci bene, è una roba strana la libertà. Ti dicono sempre "sii libero", "vivi libero", ma nessuno ti spiega che essere liberi è un casino. È come quando da piccolo guardavi gli adulti e pensavi: "Beati loro, fanno quello che vogliono". E poi cresci e capisci che il problema non è che non puoi fare quello che vuoi. Il problema è che puoi fare tutto. E quando puoi fare tutto, finisci per non sapere più cosa fare. Diventa un peso, una responsabilità che nessuno ti aveva spiegato quando eri bambino.

Perché vedete, la libertà non è mica come nei film americani, dove il protagonista si sveglia, decide di cambiare vita e boom, tutto risolto.

No, la libertà vera è quella cosa che ti fa venire l'ansia alle tre di notte.

Ti svegli e pensi: "Ma perché devo essere io a decidere?"
E la risposta è semplice: perché sei vivo. E quando sei vivo, tocca a te.

È una roba che mi fa ridere, sapete? La gente che dice "ah, io non ho scelta". Ma come non hai scelta? Hai sempre una scelta. Il punto è che scegliere fa paura. Perché quando scegli, poi devi prenderti la responsabilità di quello che hai scelto. E questo, ammettiamolo, è un bel peso sulle spalle.

Immaginate di essere in uno di quei supermercati giganti, davanti allo scaffale dei cereali. Ci sono tipo duecento tipi di cereali diversi. E voi lì, con il carrello, che pensate: "Ma io volevo solo fare colazione". Ecco, la libertà è così. Ti ritrovi davanti a duecento possibilità e tu che volevi solo vivere tranquillo.

E allora che fa la gente? Scappa. Si rifugia nel "si è sempre fatto così", nel "mio padre faceva così", nel "tanto è inutile". Che poi è il modo più furbo per non assumersi responsabilità. "Io non c'entro niente, è colpa del governo, è colpa della società, è colpa di mia moglie". Perfetto, così dormi tranquillo la notte.

Ma sapete qual è il bello? Che questa ansia, questa vertigine che vi viene quando dovete decidere, è il segnale che siete vivi. È come quando andate dal dottore e vi fa male quando vi tocca: "Dottore, fa male!" "Bene, significa che siete vivi".

L'angoscia della scelta è la prova che non siete morti dentro.

Perché vedete, anche quando tutto va a rotoli, anche quando vi sembra di essere in trappola, c'è sempre una cosa che potete scegliere: come reagire. Potete fare la vittima oppure potete dire: "Ok, la situazione è questa, che faccio?". E già questo, già il fatto di farvi questa domanda, è un atto di libertà.

Io ho visto gente che aveva tutto e si sentiva in prigione, e gente che non aveva niente e si sentiva libera. La differenza qual era? Che i primi avevano paura di scegliere, i secondi no. I primi volevano la certezza, i secondi avevano accettato l'incertezza.

E allora la prossima volta che vi viene l'ansia perché dovete prendere una decisione importante, ricordatevi che quella sensazione lì, quella stretta allo stomaco, è il prezzo della libertà.

E il prezzo è alto, sì, ma vale la pena pagarlo. Perché l'alternativa qual è? Fare finta di essere morti mentre siete ancora vivi?

No, meglio l'angoscia. Meglio la paura. Meglio svegliarsi la notte pensando "e se sbaglio?". Perché almeno così state scegliendo. E quando scegliete, anche se sbagliate, state facendo la cosa più umana che esista: state vivendo la vostra vita, non quella che hanno deciso altri per voi.

E questa, alla fine, è l'unica libertà che conta davvero. Non quella dei manifesti elettorali o delle canzoni degli anni Sessanta. Quella vera, quella sporca, quella che ti fa sudare freddo ma ti fa sentire vivo. Quella che ti dice: "Ehi, tocca a te decidere". E voi, invece di scappare, rispondete: "Ok, decido io".

© Riproduzione riservata - 20/03/2025
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Tag: Angoscia, Libertà, Decisioni e scelte, Coraggio

Autore della Pillola
Andrea Mangano

Negli ultimi dieci anni ho affrontato con passione diverse sfide personali e imprenditoriali, spinto dal desiderio di vivere con intenzione e non schiavo della routine. Miro ad essere sempre più padrone del mio tempo e consapevole delle mie scelte.

Sono l'autore delle Pillole di Consapevolezza, un progetto che incarna questo percorso di crescita e riflessione.

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Domanda 1
Quando mi trovo di fronte a una scelta difficile, riesco a vedere in essa una possibilità di crescita, o mi sento solo sopraffatto dalla paura di sbagliare?
  • Vedo ogni difficoltà come un'opportunità di evolvermi, anche se a volte mi fa paura.
  • Affronto la scelta con curiosità, cercando di esplorare nuovi orizzonti, anche se incerto del risultato.
  • La paura di sbagliare mi blocca, e finisco per rimandare ogni decisione importante.
  • Mi concentro troppo sugli errori passati, il che rende ogni nuova scelta un peso da portare.
Domanda 2
Sono capace di affrontare l'incertezza con apertura, cercando di imparare da ogni esperienza, anche se non è quella che mi aspettavo?
  • L'incertezza mi stimola a cercare soluzioni creative, pur accettando che non sempre avrò il controllo.
  • Affronto l'incertezza come un terreno fertile per nuove scoperte, abbracciando il rischio.
  • La mancanza di certezze mi spaventa e mi fa sentire impotente, come se non avessi abbastanza risorse per affrontarla.
  • Cerco di evitare situazioni incerte, preferendo la sicurezza, anche a costo di rinunciare a opportunità.
Domanda 3
Quando il timore di fallire mi ferma, mi sforzo di superarlo, consapevole che solo attraverso l'azione posso veramente conoscermi?
  • Il timore del fallimento mi spinge a dare il meglio di me, cercando di imparare e crescere.
  • Cerco di affrontare il timore del fallimento come una sfida da superare, senza farmi sopraffare.
  • Mi sento paralizzato dal fallimento e spesso rinuncio, anche quando il rischio è minimo.
  • Ho la tendenza a procrastinare per evitare di affrontare la paura del fallimento, anche quando so che potrebbe insegnarmi qualcosa di importante.
Domanda 4
Accetto il fatto che ogni decisione che prendo contribuisce a definire chi sono, anche se mi porta a sentirmi vulnerabile o insicuro?
  • Riconosco che ogni scelta fa parte del mio cammino, anche quando mi espone a dubbi o vulnerabilità.
  • Accetto che l'incertezza fa parte del processo, permettendomi di essere più autentico in ciò che scelgo.
  • La paura di fare scelte sbagliate mi porta a cercare sempre l'approvazione degli altri, anziché ascoltare la mia voce interiore.
  • Evito di prendere decisioni importanti per non sentirmi vulnerabile o sbagliato, rinunciando alla possibilità di crescere.
Domanda 5
Riconosco l'angoscia come parte del mio cammino verso l'autenticità, utilizzandola come uno stimolo per esprimere la mia vera essenza, invece di evitarla?
  • Uso l'angoscia come una spinta a esprimermi in modo più vero e profondo, senza nascondermi.
  • Riconosco che l'angoscia può essere il segnale di un cambiamento positivo, che mi spinge a essere più fedele a me stesso.
  • L'angoscia mi fa temere di mostrarmi per quello che sono, così evito di rivelare il mio vero io.
  • Quando provo angoscia, mi chiudo in me stesso per proteggermi, temendo che la mia autenticità possa essere giudicata.