Ogni libera scelta porta con sé l’angoscia dell'incertezza.
Non è solo la difficoltà di decidere, ma il peso delle conseguenze da affrontare.
Perché la libertà ci spaventa così tanto?
Oggi parliamo di questa cosa che chiamiamo libertà. Che poi, a pensarci bene, è una roba strana la libertà. Ti dicono sempre "sii libero", "vivi libero", ma nessuno ti spiega che essere liberi è un casino. È come quando da piccolo guardavi gli adulti e pensavi: "Beati loro, fanno quello che vogliono". E poi cresci e capisci che il problema non è che non puoi fare quello che vuoi. Il problema è che puoi fare tutto. E quando puoi fare tutto, finisci per non sapere più cosa fare. Diventa un peso, una responsabilità che nessuno ti aveva spiegato quando eri bambino.
Perché vedete, la libertà non è mica come nei film americani, dove il protagonista si sveglia, decide di cambiare vita e boom, tutto risolto.
No, la libertà vera è quella cosa che ti fa venire l'ansia alle tre di notte.
Ti svegli e pensi: "Ma perché devo essere io a decidere?"
E la risposta è semplice: perché sei vivo. E quando sei vivo, tocca a te.
È una roba che mi fa ridere, sapete? La gente che dice "ah, io non ho scelta". Ma come non hai scelta? Hai sempre una scelta. Il punto è che scegliere fa paura. Perché quando scegli, poi devi prenderti la responsabilità di quello che hai scelto. E questo, ammettiamolo, è un bel peso sulle spalle.
Immaginate di essere in uno di quei supermercati giganti, davanti allo scaffale dei cereali. Ci sono tipo duecento tipi di cereali diversi. E voi lì, con il carrello, che pensate: "Ma io volevo solo fare colazione". Ecco, la libertà è così. Ti ritrovi davanti a duecento possibilità e tu che volevi solo vivere tranquillo.
E allora che fa la gente? Scappa. Si rifugia nel "si è sempre fatto così", nel "mio padre faceva così", nel "tanto è inutile". Che poi è il modo più furbo per non assumersi responsabilità. "Io non c'entro niente, è colpa del governo, è colpa della società, è colpa di mia moglie". Perfetto, così dormi tranquillo la notte.
Ma sapete qual è il bello? Che questa ansia, questa vertigine che vi viene quando dovete decidere, è il segnale che siete vivi. È come quando andate dal dottore e vi fa male quando vi tocca: "Dottore, fa male!" "Bene, significa che siete vivi".
L'angoscia della scelta è la prova che non siete morti dentro.
Perché vedete, anche quando tutto va a rotoli, anche quando vi sembra di essere in trappola, c'è sempre una cosa che potete scegliere: come reagire. Potete fare la vittima oppure potete dire: "Ok, la situazione è questa, che faccio?". E già questo, già il fatto di farvi questa domanda, è un atto di libertà.
Io ho visto gente che aveva tutto e si sentiva in prigione, e gente che non aveva niente e si sentiva libera. La differenza qual era? Che i primi avevano paura di scegliere, i secondi no. I primi volevano la certezza, i secondi avevano accettato l'incertezza.
E allora la prossima volta che vi viene l'ansia perché dovete prendere una decisione importante, ricordatevi che quella sensazione lì, quella stretta allo stomaco, è il prezzo della libertà.
E il prezzo è alto, sì, ma vale la pena pagarlo. Perché l'alternativa qual è? Fare finta di essere morti mentre siete ancora vivi?
No, meglio l'angoscia. Meglio la paura. Meglio svegliarsi la notte pensando "e se sbaglio?". Perché almeno così state scegliendo. E quando scegliete, anche se sbagliate, state facendo la cosa più umana che esista: state vivendo la vostra vita, non quella che hanno deciso altri per voi.
E questa, alla fine, è l'unica libertà che conta davvero. Non quella dei manifesti elettorali o delle canzoni degli anni Sessanta. Quella vera, quella sporca, quella che ti fa sudare freddo ma ti fa sentire vivo. Quella che ti dice: "Ehi, tocca a te decidere". E voi, invece di scappare, rispondete: "Ok, decido io".
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Tag: Angoscia, Libertà, Decisioni e scelte, Coraggio
Negli ultimi dieci anni ho affrontato con passione diverse sfide personali e imprenditoriali, spinto dal desiderio di vivere con intenzione e non schiavo della routine. Miro ad essere sempre più padrone del mio tempo e consapevole delle mie scelte.
Sono l'autore delle Pillole di Consapevolezza, un progetto che incarna questo percorso di crescita e riflessione.
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