Pillola 90

La natura dell'amoreNel rischio più grande, la vita trova senso

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A. Mangano
Intro alla pillola

L'amore è la forza più potente e contraddittoria che esista.

Più ci completa, più ci rende vulnerabili.

Siamo pronti ad amare?

L'amore è il più grande paradosso dell'esistenza, no? È come andare sulle montagne russe: sali, scendi, gridi, ridi, vomiti, ma alla fine vuoi rifare il giro. È luce e ombra, estasi e tormento. Ti porta fino al cielo e poi, senza preavviso, ti lascia cadere come un sacco di patate. È la dolcezza di un bacio rubato, ma è anche la ferita di una porta che si chiude per sempre. E tu che resti lì come un cretino a suonare il campanello.

Chiunque abbia amato sa cos'è quell'ansia del messaggio che non arriva. Guardi il telefono ogni trenta secondi. Vedi "online" ma non ti risponde. Allora cominci a fare i calcoli: "Forse è andata in bagno", "Forse sta guidando", "Forse è stata rapita dagli alieni". No, probabilmente sta solo guardando i video dei gatti su Instagram e ha dimenticato pure che esisti.

La verità è che l'amore ci fa più male di un calcio nelle parti basse, eppure continuiamo a cercarlo. È come la dieta: sai che ti fa bene ma intanto ti mangi la Nutella a cucchiaiate alle tre di notte.

Senza l'amore cosa saremmo? Probabilmente più ricchi e con meno problemi, ma che noia. L'amore non è un rifugio sicuro, è come comprare casa senza perizia. Sai che rischi, ma lo fai lo stesso perché pensi "Dai, che sarà mai".

L'amore autentico è scomodo come le scarpe eleganti.

Ti fa male, ma è bello. Ti chiede di esporti, di dire chi sei veramente. E quando ti esponi così, nudo emotivamente parlando, speri solo che dall'altra parte non ci sia uno con il telefono pronto a fare le foto.

Innamorarsi è facile come ordinare una pizza. Amare è tutta un'altra storia, è come imparare a farla in casa: ci vuole tempo, pazienza, e alla fine magari ti viene pure male ma almeno ci hai provato.

Dopo l'inizio, quando tutto sembra perfetto e profuma di rose, l'amore diventa come la lavatrice: funziona, ma devi ricordarti di avviarla, altrimenti i panni restano sporchi.

L'amore vero è scegliersi ogni giorno, anche quando lei ti dice che stai russando troppo forte o quando lui si dimentica di comprare il latte per la decima volta.

Ci siamo abituati a proteggerci, a non fidarci, a bastare a noi stessi. Ma l'amore è l'opposto: è come lasciare la porta di casa aperta con un cartello che dice "Entra, ma non rubare niente ". È vulnerabilità, è rischio. Non è la stampella per quando ti senti debole, è più come quei tacchi alti: ti fanno sentire più alto, ma rischi di cadere.

Eppure, nulla ci rende più umani dell'amore. È l'unica cosa che ci fa sentire vivi davvero, non come quando fai finta di lavorare in ufficio mentre in realtà stai guardando i meme.

Amare significa aprire il cuore, lasciare che qualcuno ti entri dentro e ti cambi per sempre.

È rischioso, sì, ma è anche l'unica cosa che vale veramente la pena.

Possiamo costruire muri, convincerci che la solitudine sia più sicura. Ma senza l'amore che vita è? È come mangiare sempre pasta in bianco: ti sazi, ma che sapore ha?

L'amore, nelle sue mille forme, è forse l'unica cosa che dà senso a tutto questo casino che chiamiamo esistenza. E forse, solo amando davvero, possiamo dire di aver avuto il coraggio di vivere, non solo di sopravvivere.

© Riproduzione riservata - 08/02/2025
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Tag: Amore, Rischio di amare, Innamorarsi, Amare

Autore della Pillola
Andrea Mangano

Negli ultimi dieci anni ho affrontato con passione diverse sfide personali e imprenditoriali, spinto dal desiderio di vivere con intenzione e non schiavo della routine. Miro ad essere sempre più padrone del mio tempo e consapevole delle mie scelte.

Sono l'autore delle Pillole di Consapevolezza, un progetto che incarna questo percorso di crescita e riflessione.

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Riflessione guidata

Prendi qualche minuto per rispondere a queste domande. Potrebbero darti una consapevolezza nuova su te stesso e sulla tua vita.

Domanda 1
Sono disposto a mostrarmi per ciò che sono, senza paura di essere giudicato?
  • Sì, perché voglio essere amato per ciò che sono.
  • Sì, perché nascondere chi sono significherebbe costruire un amore basato su un'illusione.
  • No, perché temo che, se mi mostro davvero, potrei non essere abbastanza.
  • No, perché ho imparato a proteggermi costruendo muri attorno a me.
Domanda 2
So accettare l'imperfezione dell'altro senza idealizzarlo o volerlo cambiare?
  • Sì, perché l’amore vero nasce quando si ama anche l'ombra dell’altro.
  • Sì, perché la perfezione è un'illusione e voglio amare nella realtà, non nell'idealizzazione.
  • No, perché ho bisogno di un'idea perfetta di amore per sentirmi al sicuro.
  • No, perché quando emergono i difetti, ho paura di perdere l'incanto iniziale.
Domanda 3
Sono capace di restare anche quando l'amore smette di essere facile?
  • Sì, perché so che l'amore vero è fatto di momenti difficili tanto quanto di attimi di estasi.
  • Sì, perché credo che la bellezza dell'amore sia anche nella sua resistenza alle tempeste.
  • No, perché quando qualcosa diventa complicato, il mio istinto è scappare.
  • No, perché temo di perdere me stesso in un amore che richiede troppo sacrificio.
Domanda 4
Posso sopportare la paura di perdere chi amo senza farmi paralizzare da essa?
  • Sì, perché preferisco vivere un amore intenso, anche con il rischio di perderlo, piuttosto che non viverlo affatto.
  • Sì, perché ho imparato che ogni amore, anche quello che finisce, lascia qualcosa di eterno dentro di noi.
  • No, perché l'idea di perdere qualcuno mi terrorizza e mi fa chiudere prima ancora di lasciarmi andare.
  • No, perché non voglio soffrire e l'amore, alla fine, porta sempre un po' di dolore.
Domanda 5
Riesco a dare amore senza aspettarmi nulla in cambio?
  • Sì, perché amare è un dono, non una moneta di scambio.
  • Sì, perché la vera gioia dell'amore sta anche nel dare.
  • No, perché temo di dare troppo e restare con le mani vuote.
  • No, perché per me l'amore deve essere equilibrio: se non ricevo, mi sento svuotato.