Il valore del ripararePerché concedere una seconda possibilità agli altri e a noi stessi

Quando qualcosa si rompe, di solito siamo inclini a buttarla e sostituirla con qualcosa di nuovo. Questa abitudine sembra essere diventata comune negli ultimi decenni, probabilmente a causa della scarsa qualità dei prodotti in commercio, ma anche perché è la scelta più semplice e veloce.

In passato si era più propensi a riparare le cose.

Questo pensiero mi riporta indietro di molti anni, quando mia nonna riparava i vestiti che scucivo a scuola o durante le partite di calcio. Conservava bottoni di abiti vecchi, pezzi di tessuto e qualsiasi cosa potesse servire in futuro per sistemare uno strappo, una cerniera o una cucitura.

Arrivava sempre il giorno in cui ogni pezzo conservato faceva la sua parte. Mia nonna operava con pazienza e maestria al punto che, una volta riparato il danno, era quasi impossibile notare il difetto sul capo.

La frase che spesso ripeteva, "Salva la toppa per quando verrà il buco", racchiudeva l'essenza di un pensiero che andava oltre gli oggetti materiali e abbracciava ogni aspetto della vita.
Perché non parliamo solo di vestiti o elettrodomestici che si danneggiano, ma anche di matrimoni che si sfaldano, amicizie che si rompono e rapporti con i vicini che si deteriorano a causa delle nostre azioni, modi o eventi che non siamo stati in grado di gestire.

Disfarcene può essere la soluzione più veloce, ma molte cose che appaiono insignificanti in questo momento potrebbero rivelarsi preziose in futuro.

Riparare non è soltanto un atto di consapevolezza e rispetto del passato, ma un gesto di lungimiranza che abbraccia le possibilità del domani.

Quando ripari un oggetto, attribuisci valore ai soldi che hai speso per acquistarlo e al duro lavoro per guadagnarli.
Quando risolvi un conflitto con una persona importante, attribuisci valore ai ricordi condivisi, al tempo che hai dedicato, agli insegnamenti che hai appreso e ai sentimenti che hai provato.

Ma non si tratta solo di un investimento, che sia in termini di tempo o di denaro. Riparare significa dare una nuova occasione a qualcosa che sembrava destinato a finire; vuol dire riconoscere la dignità e il valore, non solo nel passato, ma anche nel presente.

Pensa ad una relazione in crisi. La cosa che sembra ovvia è interrompere i legami e cercare qualcun altro con cui condividere lavoro, hobby o addirittura la nostra intera esistenza. Tuttavia, se ci impegnassimo per riparare quella relazione, risolvere i conflitti, comprendere le cause del fallimento e imparare da essi per evitare di ripeterli, allora quella stessa relazione può trasformarsi in qualcosa di ancora più solido e significativo di prima.

Riparare richiede tempo, quel bene prezioso che spesso sembra mancare nelle nostre vite frenetiche.

Tuttavia, se riuscissimo a considerare questo tempo non come una perdita, ma come un investimento prezioso, potremmo trovare il modo di rallentare la frenesia della nostra corsa e riscoprire il valore autentico delle cose.
Piuttosto che adottare l'approccio "usa e getta", potremmo ripensare il nostro modo di vivere in modo più significativo e sostenibile basandoci sul concetto di "usa e ripara" perché, anche quando qualcosa non è più perfetto come prima, può comunque regalarci emozioni e soddisfazioni.

Sono solito girare i rigattieri e quando decido di acquistare un mobile antico, visibilmente logorato dal tempo, il giorno seguente mi assale il dubbio: "Chi me l'ha fatto fare?". Ma poi lo osservo, lo immagino restaurato e in me ritorna il desiderio di rimetterlo a nuovo.

Può sembrare insensato dedicare tempo ed energie a qualcosa che è danneggiato. Chi, oggigiorno, sarebbe disposto a comprare qualcosa di rotto o difettoso?

Forse solo le anime romantiche e nostalgiche, ma questa descrizione è parecchio riduttiva. In realtà, siamo tutti capaci di vedere oltre le apparenze e di offrire una seconda possibilità a un oggetto, così come a coloro che amiamo quando commettono errori, e persino a noi stessi, quando, disperati, potremmo essere tentati di distruggere tutto.

Ogni mobile artigianale è unico, così come ogni persona e ogni relazione. Ed è proprio in questa unicità che risiede il motivo per cui dovremmo provare a darle una nuova luce.

Perché nell'atto di riparare, scopriamo nuovamente la sua bellezza, quella nascosta tra le crepe e le imperfezioni, quella tra un pianto e un sorriso; troviamo la forza di abbracciare la fragilità della vita e dei legami, di preservare la memoria dei tempi passati e di dar vita a nuovi capitoli di bellezza e di significato.

Nell'arte di riparare e rinnovare, ci rendiamo conto che il valore non risiede solo nella perfezione, ma anche nella cura, nell'impegno e nell'amore.

È proprio ponendo questa attenzione che scopriamo la profonda essenza della vita stessa.