Siamo cresciuti a suon di frasi motivazionali che esaltano l’azione.
Ci dicono che chi si ferma è perduto, che se non agisci, verrai presto superato. Il risultato? Siamo diventati un esercito di formiche iperattive, sempre impegnate e senza tempo per riflettere.
È il momento di concederci una pausa per rimettere a fuoco la nostra vita?
Non so se ve ne siete accorti, ma viviamo in un mondo un po' particolare. Un mondo dove se non sei sempre di corsa, sempre occupato, sempre con qualcosa da fare, è come se non valessi niente. Eh sì, perché oggi bisogna essere sempre produttivi, sempre efficienti. E se per caso ti fermi un attimo, se per caso aspetti, subito arriva qualcuno che ti dice: "Ma che stai facendo? Stai perdendo tempo!"
Ma io mi domando: davvero stiamo perdendo tempo quando ci fermiamo a guardare?
Davvero è tempo perso quello che dedichiamo a osservare senza fare niente?
Perché, vedete, noi abbiamo questa strana idea che bisogna sempre agire, sempre muoversi, sempre fare qualcosa.
E invece, quante volte ci siamo buttati in qualcosa senza neanche pensarci?
Quante volte abbiamo preso decisioni di corsa perché avevamo paura di restare indietro?
E poi, dopo aver fatto tutto questo casino, dopo aver agito in preda all'ansia, ci siamo accorti che forse, ecco, forse se ci fossimo fermati un attimo a pensare, avremmo potuto fare meglio.
Ma no, noi dobbiamo correre. Sempre. Come dei criceti sulla ruota.
Ma le cose importanti nella vita, quelle vere, hanno bisogno di tempo.
Se volete costruire una carriera che vi soddisfi davvero, se volete coltivare relazioni che abbiano senso, se volete diventare bravi in qualcosa, beh, non ci riuscite in un giorno. Ci vogliono anni. Anni di impegno, di costanza, ma anche - e questo è importante - anni di momenti in cui vi fermate e vi chiedete: "Ma che sto facendo? Dove sto andando? È questa la strada giusta?"
C'è una cosa bellissima nel fermarsi e lasciare che il mondo continui a girare senza di noi. In questa pausa, in questo momento di silenzio, possiamo finalmente porci le domande giuste. Possiamo impedire al nostro ego, alle aspettative degli altri, di spingerci verso decisioni stupide prese di fretta.
Mentre tutti gli altri corrono dietro a non si sa cosa, a qualcosa che luccica ma che magari non vale niente, noi possiamo affinare la nostra visione. Possiamo riflettere sugli errori che abbiamo fatto. Possiamo mettere a fuoco la nostra vita.
La riflessione ci permette di vedere le stesse cose, ma con occhi diversi. Con maggiore lucidità, ecco. Osservare senza agire ci offre prospettive più ampie, ci fa vedere cose che prima non vedevamo.
A volte, l'unico modo per prendere distanza dal rumore, dai desideri degli altri, da tutti questi condizionamenti che ci portiamo dietro, è proprio fermarci.
Solo così possiamo vedere l'intero quadro della nostra esistenza. Solo così possiamo dare energia e valore alle nostre azioni.
Perché l'azione senza consapevolezza, sapete cos'è? È come un treno lanciato a tutta velocità su binari che non esistono. Prima o poi deraglia. È inevitabile.
Non fraintendetemi, eh. L'azione è importante, anzi, è essenziale. Ma è altrettanto importante agire con la migliore coscienza possibile.
E questa comprensione di noi stessi e del mondo intorno a noi, nasce proprio in quei momenti di attesa in cui ci chiediamo cosa stiamo facendo e perché lo stiamo facendo.
Rimanere a guardare non è stare fermi a perdere tempo. È prepararsi ad agire. È come un arciere che prima di scoccare la freccia, prende la mira. Le risposte più profonde, quelle che davvero possono cambiare la nostra vita, arrivano quando ci prendiamo il tempo di rimanere lì a osservare. Quando resistiamo alla tentazione di agire solo per riempire un vuoto, per non sentirci in colpa. Quando lasciamo che il nostro sguardo si posi su ciò che conta davvero.
Osservare la propria vita è l'unico modo per comprenderla davvero. E a volte, sapete qual è l'azione più potente che possiamo compiere? Saper aspettare. Prenderci il tempo per riflettere e capire a fondo, per poi agire con una consapevolezza più profonda.
Essere padroni della propria vita significa proprio questo: sapere quando accelerare e quando, invece, fermarsi. Quando ascoltare e quando rimanere in silenzio. È come guidare una macchina: se tieni sempre il piede sull'acceleratore, prima o poi vai a sbattere.
Quindi, la prossima volta che il mondo vi dirà di correre, abbiate il coraggio di fermarvi. Guardate. Osservate. Riflettete. Perché non sono i più veloci a vincere nella vita. Sono i più consapevoli. Quelli che si concedono sempre l'attesa necessaria per prepararsi ad agire nel modo migliore.
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Tag: Consapevolezza, Prospettiva, Azioni consapevoli, Decisioni e scelte
Negli ultimi dieci anni ho affrontato con passione diverse sfide personali e imprenditoriali, spinto dal desiderio di vivere con intenzione e non schiavo della routine. Miro ad essere sempre più padrone del mio tempo e consapevole delle mie scelte.
Sono l'autore delle Pillole di Consapevolezza, un progetto che incarna questo percorso di crescita e riflessione.
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Prendi qualche minuto per rispondere a queste domande. Potrebbero darti una consapevolezza nuova su te stesso e sulla tua vita.