Pillola 100

Crescere e amareDue scelte quotidiane che trasformano la vita

Autore della Pillola
Autore
A. Mangano
Intro alla pillola

La maggior parte delle persone muore a 25 anni e viene sepolta a 75.

Smettono di crescere, smettono di amare davvero, e passano i restanti cinquant'anni in modalità pilota automatico.

Come possiamo fare la differenza nella nostra vita?

Sai qual è la fregatura più grande della vita?
Che possiamo attraversarla tutta, respirare, fare cose, incontrare persone… senza aver mai vissuto davvero. Possiamo arrivare a novant'anni e renderci conto di non aver mai amato. E nemmeno di essere mai stati davvero noi stesso.

Abbiamo fatto tutto "per bene": studiato, lavorato, magari messo su famiglia, vissuto in maniera agiata.

Ma alla fine, cosa conterà davvero?

C'è chi crede che crescere significhi fare carriera, avere l'indipendenza finanziaria, poter comprare cose migliori. C'è chi pensa che amare significhi ricevere sempre qualcosa in cambio.

Eppure la vera crescita spesso si manifesta nei silenzi, nella capacità di stare da soli senza fuggire da noi stessi, nell'imparare a dire di no senza sentirsi in colpa. Crescere è scoprire che alcune battaglie non vanno combattute, che alcune persone non vanno convinte, che alcuni dolori vanno attraversati senza cercare scorciatoie.

L'amore autentico, invece, fiorisce proprio quando smettiamo di tenere il conto. Quando diamo senza aspettarci il resto, quando restiamo anche quando sarebbe più facile andarsene, quando scegliamo di vedere la bellezza nell'altro anche nei suoi giorni grigi. L'amore vero non è una transazione commerciale, ma un atto di fiducia quotidiano verso l'ignoto che è l'altra persona e la vita stessa.

Nella vita contano solo due cose: quanto siamo stati consapevoli e quanto abbiamo amato.

Crescere non è un'opzione. È una necessità.
Non per la società. Non per il successo. Ma per noi stessi.

Solo crescendo scopriamo chi siamo veramente, solo crescendo troviamo il coraggio di non nasconderci. Crescere non vuol dire essere ricchi o importanti: vuol dire essere migliori. Più consapevoli. Più compassionevoli. Più coraggiosi.

Crescere vuol dire affrontare i nostri lati bui. Stare scomodi.
Smettere di raccontarci che “siamo fatti così" e iniziare a chiederci: "Posso fare qualcosa di più?"

Molti vedono la crescita solo come una vetta da conquistare. Ma non è sempre una scalata. A volte è più simile ad un giardino. Da coltivare ogni giorno. Con pazienza, con cura, con amore.

E anche amare non è solo un sentimento. È un modo di stare al mondo.

Amare è innamorarsi della vita.

Di un sorriso inatteso. Di un libro che ti cambia la prospettiva. Di un tramonto, di una scoperta, di un istante. Di un errore, di una ripartenza. Chi non ama, si limita a sopravvive.

Crescere e amare sono le due ali della vita.

Sai cosa succede a chi cresce ma non ama?
Diventa una macchina: efficiente, ma vuota.
E chi ama senza crescere?
Si consuma. Si perde.

Servono entrambe le ali per volare.

Ecco la vera differenza tra chi vive e chi sopravvive: chi vive davvero ha capito che crescere e amare non sono due strade diverse. Sono la stessa cosa.

Ogni volta che amiamo qualcosa - davvero, profondamente - cresciamo. Perché l'amore ci obbliga a uscire da noi stessi. Ci obbliga a vedere il mondo attraverso gli occhi di qualcun altro. Ci obbliga a diventare più grandi di quello che siamo.

E ogni volta che cresciamo davvero, impariamo ad amare meglio. Perché crescere significa liberarsi delle nostre paure, dei nostri pregiudizi, delle nostre piccole cattiverie.

La maggior parte delle persone teme entrambe le cose. Evita di crescere perché significa cambiare, e cambiare fa paura. Evita di amare perché significa rischiare, e rischiare può fare male.

Quindi cosa fanno? Si accontentano. Si accontentano di un lavoro che odiano, ma che paga bene. Si accontentano di relazioni tiepide, ma sicure. Si accontentano di una vita piccola, ma prevedibile. E poi si chiedono perché si sentono vuoti.

La verità è semplice: siamo nati per per diventare la migliore versione di noi stessi e per amare tutto quello che possiamo amare in questa vita.

Tutto il resto - i soldi, il successo, il riconoscimento - sono solo effetti collaterali. Belli quando arrivano, ma non il punto.

Il punto è che ogni mattina facciamo una scelta. Crescere o restare uguali. Amare o chiuderci un po' di più. Una scelta piccola che fa la differenza tra una vita piena e una vita spenta.

Alla fine, sai cosa resta davvero?

Non quante cose abbiamo realizzato, ma chi siamo diventati. Non solo quanto amore abbiamo ricevuto, ma quanto siamo riusciti ad amare.

Crescere è il nostro compito. Amare è il nostro privilegio.

© Riproduzione riservata - 06/07/2025
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Tag: Crescere, Amare, Vivere pienamente, Conoscere se stessi

Autore della Pillola
Andrea Mangano

Negli ultimi dieci anni ho affrontato con passione diverse sfide personali e imprenditoriali, spinto dal desiderio di vivere con intenzione e non schiavo della routine. Miro ad essere sempre più padrone del mio tempo e consapevole delle mie scelte.

Sono l'autore delle Pillole di Consapevolezza, un progetto che incarna questo percorso di crescita e riflessione.

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Prendi qualche minuto per rispondere a queste domande. Potrebbero darti una consapevolezza nuova su te stesso e sulla tua vita.

Domanda 1
Quando faccio una scelta importante, la faccio pensando prima a come mi farà crescere come persona, o solo a vantaggi immediati o comodi?
  • Cerco sempre di valutare cosa mi farà evolvere, anche se è difficile o scomodo.
  • A volte scelgo la comodità, ma sento il bisogno di puntare più spesso alla crescita.
  • Generalmente preferisco soluzioni facili e vantaggiose senza pensare troppo al futuro.
  • Prendo decisioni basate solo su ciò che mi dà sicurezza e stabilità, evitando rischi di cambiamento.
Domanda 2
Riesco a trovare bellezza e amore anche nei momenti difficili della vita, o mi lascio sopraffare dal pessimismo e dalla paura?
  • Riesco quasi sempre a vedere il lato positivo e a trasformare la difficoltà in insegnamento.
  • Quando ci provo, a volte trovo un senso anche nel dolore, ma non è ancora automatico.
  • Spesso mi sento schiacciato dalle difficoltà e faccio fatica a vedere una via d’uscita.
  • Nei momenti duri chiudo il cuore e mi ritiro in me stesso, evitando il confronto con il dolore.
Domanda 3
Quanto tempo e attenzione dedico ogni giorno a conoscermi meglio, a lavorare su di me e a coltivare la mia consapevolezza?
  • Dedico momenti regolari, anche brevi, per riflettere su me stesso e crescere consapevolmente.
  • Ci provo, ma spesso mi perdo tra le cose da fare e non riesco a mantenere una routine costante.
  • Raramente mi fermo a guardarmi dentro, preferisco distrarmi o ignorare i miei limiti.
  • Non credo sia importante, meglio concentrarmi su ciò che posso vedere e fare fuori da me.
Domanda 4
Sono capace di amare senza aspettarmi nulla in cambio, semplicemente perché la vita stessa merita di essere amata profondamente?
  • Sì, amo liberamente, senza condizioni o calcoli, sentendo la vita come un dono da celebrare.
  • Provo ad amare così, ma a volte torno a contare "quanto ricevo" per proteggermi.
  • Faccio fatica ad amare senza un ritorno; l’amore per me è spesso legato alla sicurezza che mi dà.
  • Spesso mi chiedo se valga la pena aprire il cuore, perché temo di restare ferito o deluso.
Domanda 5
Quando guardo indietro a chi ero un anno fa, vedo una persona che è cresciuta e che ha imparato ad amare di più, o vedo qualcuno che è rimasto fermo o si è chiuso?
  • Vedo chiaramente un’evoluzione: più consapevolezza, più apertura e più amore nella mia vita.
  • Ci sono stati dei passi avanti, ma anche momenti di stasi o regressione su cui sto lavorando.
  • Sento di essere rimasto troppo fermo, come bloccato in vecchie abitudini o paure.
  • Ho perso contatto con chi ero e non riesco a vedere né crescita né amore nel mio percorso recente.