Ci hanno convinto che il lusso si misuri in cose possedute.
E così, un altro oggetto materiale si aggiunge alla nostra lista infinita di desideri.
Ma è davvero questo il traguardo di una vita migliore?
Stiamo tutti correndo come matti. Tutti quanti, sempre. Ma dove andiamo? Boh. Nessuno lo sa di preciso, però si corre. È come quei treni della metropolitana nelle ore di punta: tutti spingono per salire, nessuno sa bene dove sta andando, ma l'importante è non restare indietro.
Obiettivi, traguardi, ambizioni. La carriera da sogno - che poi magari è un incubo ma va bene lo stesso. La casa più grande - che poi devi pulire e costa un patrimonio. La vita da copertina - che poi sulla copertina ci mettono anche li in Photoshop.
Accumuliamo. Oggetti, impegni, obblighi. È come giocare a Tetris ma al contrario: invece di far sparire i pezzi, li aggiungiamo. Compriamo cose per riempire un vuoto che non è nel frigorifero, è nell'anima. Ci affanniamo per sembrare qualcuno che non siamo, tipo quando da piccoli giocavamo a fare i dottori, ma con il camice di papà che ci arrivava alle caviglie.
Ma questa sarebbe la vita che sognavamo?
Una vita che ci consuma come un cellulare vecchio, piano piano, mentre rincorriamo stipendi sempre più alti che poi spariscono più veloce di un gelato al sole. Per pagare cosa? Bollette, mutui, oggetti che dopo tre giorni non sappiamo più dove li abbiamo messi.
Quante delle nostre giornate sono davvero nostre? Quante delle scelte che facciamo sono autentiche e quante sono come quelle cravatte che ti regala la zia? Quelle che le metti per non offendere, ma non ti piacciono.
Ci hanno convinto che il lusso è il SUV parcheggiato nel cortile. Per andare poi dal salumiere sotto casa. L'orologio che luccica al polso - che poi devi guardare l'ora sul telefono perché non ci vedi niente. La vacanza nel resort da sogno - dove mangi le stesse cose che mangi a casa ma pagate il triplo.
Ma sapete qual è il vostro vero lusso?
La libertà. Non quella dei film americani con le aquile che volano. Quella vera.
La libertà di vivere una vita che ci assomiglia davvero, non come quei vestiti comprati online che poi non stanno bene a nessuno.
La libertà di dire "No" senza dover spiegare perché per tre ore. La libertà di fermarsi e riprendere in mano il timone della propria vita, invece di lasciare che sia il pilota automatico a decidere tutto.
Perché non c'è SUV, villa o successo che possa battere la sensazione di essere esattamente dove vuoi essere.
Il vero lusso è svegliarsi la mattina e sapere che il tuo tempo è davvero tuo.
Non del capo, non delle bollette, non di quella lista infinita di cose da fare che sembra moltiplicarsi da sola. Che i tuoi spazi, la tua energia, la tua mente non appartengono a una macchina che ti inghiotte, ti mastica e ti sputa fuori più vuoto di una bombola del gas finita.
Il vero lusso è non lavorare per sopravvivere.
Non sacrificare ore, giorni, anni della nostra vita per comprare "lussi" che non migliorano niente. È scegliere un lavoro che ami, che ti gratifica, non che ti fa venire l'orticaria ogni lunedì mattina. Un lavoro che non ti porta a competere come se fosse una gara di mangiatori di hot dog, ma che ti stimola a crescere insieme agli altri. Un lavoro che non serve per accumulare roba oltre il necessario, ma che dà un senso alle tue giornate.
Il vero lusso è potersi fermare quando vuoi e quando ne hai bisogno.
Dire "Oggi lavoro da casa", "oggi non lavoro proprio", "oggi mi prendo cura di me e di chi amo". Perché nessun lavoro dovrebbe mai tenerti lontano dalle persone che contano, dal posto che chiami casa, dalla vita che vuoi davvero vivere. Non dovrebbe, ma spesso lo fa. Come quei contratti che firmi senza leggere e poi scopri che hai venduto l'anima.
Il vero lusso è vivere con poco ed essere comunque felice.
Non serve molto per stare bene. Serve il giusto. È guardarsi allo specchio e riconoscere se stessi, non chi vorresti sembrare o chi ti hanno detto di essere. È essere fieri non di quello che possiedi, ma di quello che sei, di quello che fai, di quello che rappresenti ogni giorno con la tua vita.
E poi c'è il lusso più grande di tutti, quello che nessuno può venderti: il tempo. Il tempo per pensare, per respirare, per chiedersi se si sta andando nella direzione giusta o se si è imboccata la strada sbagliata come quando il navigatore ti porta in un campo di mais. Il tempo per buttare via il superfluo, per liberarsi da quella montagna di "doveri" che abbiamo accumulato solo per essere accettati in un mondo che spesso non ci somiglia neanche un po'.
Il vero lusso è viaggiare, ma non per riempire Instagram di foto. È viaggiare per arricchire te stesso, per sentirti piccolo in un universo infinito, per ricordarti che c'è sempre qualcosa da scoprire. Che ci sono emozioni che non hai ancora provato, storie che non hai ancora sentito. Perché ogni viaggio è un invito a guardare il mondo - e te stesso - con occhi nuovi.
E poi c'è il lusso più raro di tutti: amare ed essere amati.
Condividere la vita con persone che ti rispettano, che credono in te, che ti fanno sentire giusto così come sei. Non con chi ti usa come un bancomat emotivo, ti sopporta come si sopporta il traffico, o ti fa dubitare del tuo valore. Parlo di legami veri, quelli che non hanno bisogno di spiegazioni né di compromessi al ribasso.
Il vero lusso non è una cosa che compri. Non è uno status da esibire come un trofeo. Non è qualcosa che ottieni dopo anni di sacrifici. È qualcosa che scegli ogni giorno. È vivere secondo le tue regole, essere libero di essere chi sei davvero. Senza maschere, senza finzioni, senza dover convincere nessuno che meriti di esistere.
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Tag: Lusso autentico, Tempo e libertà, Relazioni, Benessere interiore
Negli ultimi dieci anni ho affrontato con passione diverse sfide personali e imprenditoriali, spinto dal desiderio di vivere con intenzione e non schiavo della routine. Miro ad essere sempre più padrone del mio tempo e consapevole delle mie scelte.
Sono l'autore delle Pillole di Consapevolezza, un progetto che incarna questo percorso di crescita e riflessione.
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