La nostra vita è colma di stimoli, impegni e distrazioni che ci travolgono.
Siamo continuamente spinti a perseguire obiettivi ambiziosi e ad accumulare beni di cui non abbiamo davvero bisogno.
Ma cosa accadrebbe se scegliessimo l'essenziale e ci liberassimo del superfluo per vivere con maggiore autenticità?
Mi chiedo spesso: fino a che punto ce la facciamo a reggere 'sta vita? Perché qua siamo tutti che corriamo come matti, sempre con il telefono in mano, sempre con mille cose da fare. E allora io mi sono trovato, non so quanti anni fa, che stavo male. Proprio male male. E lì ho capito che forse, dico forse, non era tutto normale quello che stavo facendo.
Perché vedete, quando hai troppa roba intorno diventa un casino. Un casino totale. Ti alzi la mattina e già sei stanco, perché devi pensare a tutto, devi sistemare tutto, devi controllare tutto.
Ma che vita è? E il tempo? Il tempo non c'è più. È sparito. E tu ti ritrovi che vivi di corsa, ma non vivi proprio.
E allora, a un certo punto, ho detto basta. Ho iniziato a buttare via tutto. Ma proprio tutto eh. Quella roba che tenevo "perché non si sa mai", quella che tenevo "perché mi ricorda", quella che tenevo "perché forse un giorno". Via. Tutto via.
E sapete che è successo? Che ho iniziato a respirare.
Perché quando ti concentri solo sulle cose che servono davvero, che ti fanno stare bene davvero, allora cambia tutto.
Cambia proprio tutto. Ti liberi di tutte queste ansie, di tutti questi pensieri che ti girano in testa, e finalmente hai tempo. Tempo per te, tempo per quello che ti piace, tempo per vivere.
Ma perché dobbiamo continuare a spaccarci la schiena per delle cose che poi, alla fine, chi se le ricorda?
Ci riempiamo la giornata di impegni inutili, di cose da fare che non servono a niente, e intanto il tempo passa. Passa e basta.
E tutti convinti che se hai più soldi stai meglio, se hai più cose sei più felice. Scusate, ma quando mai?
Più roba hai, più tempo ci devi dedicare. Più devi lavorare per mantenerla, più devi preoccuparti che non si rompa, che non te la rubino. È un circolo vizioso che non finisce mai.
La verità è che il mondo moderno ci ha fregato. Ci ha convinto che dobbiamo correre tutti nella stessa direzione, che dobbiamo avere tutti le stesse cose, che dobbiamo sembrare tutti perfetti su Instagram. E invece, siamo tutti incasinati allo stesso modo.
Ma cosa è veramente importante? Cosa serve davvero?
Perché se uno ci pensa bene, le cose importanti sono poche. Sono poche e sono semplici.
Come le aziende: quelle che funzionano sono quelle che fanno poche cose ma le fanno bene. Non quelle che provano a fare tutto e alla fine non riescono a fare niente.
La vita è uguale. Se impari a dire di no a tutto quello che non serve, se impari a concentrarti solo su quello che conta, allora forse, dico forse, riesci a essere felice.
Perché alla fine la felicità non è avere di più. È saper apprezzare quello che hai. Come diceva Socrate, che era sicuramente uno più intelligente di me: il segreto non è cercare di più, ma imparare a essere contenti di poco.
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Tag: Minimalismo, Eliminare il superfluo, Ricerca dell'essenziale, Rispondere ai bisogni
Negli ultimi dieci anni ho affrontato con passione diverse sfide personali e imprenditoriali, spinto dal desiderio di vivere con intenzione e non schiavo della routine. Miro ad essere sempre più padrone del mio tempo e consapevole delle mie scelte.
Sono l'autore delle Pillole di Consapevolezza, un progetto che incarna questo percorso di crescita e riflessione.
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