Osserviamo ogni giorno migliaia di piccoli gesti, azioni ripetute e rituali quotidiani che sono invisibili ai nostri occhi distratti.
Questi momenti apparentemente banali tessono la trama più autentica delle nostre vite.
Ci siamo mai chiesti quanto potere straordinario si nasconda in ciò che reputiamo ordinario?
Per anni ho fatto quello che facciamo tutti: ho trasformato la mia vita in una specie di catena di montaggio. Alzarsi, caffè, lavoro, pranzo, ancora lavoro, cena, televisione, letto. E il giorno dopo, replay. Come quei film che ti fanno vedere sempre su Italia Uno durante le feste.
Mi sono organizzato la giornata come se fossi il direttore di una fabbrica di routine. Tutto programmato, tutto previsto, tutto... noioso! Ho corso per anni come un criceto sulla ruota, convinto di andare chissà dove, mentre in realtà stavo sempre nello stesso posto.
La ripetizione è una cosa strana: da una parte ti tranquillizza, come mettere sempre le chiavi nello stesso posto, dall'altra ti ammazza lentamente, come guardare sempre lo stesso programma in televisione.
Alla fine diventi come quei vecchi al bar che bevono sempre lo stesso caffè allo stesso posto alla stessa ora e si lamentano che il mondo non cambia mai.
Ma il problema non è l'abitudine. Il problema è che smettiamo di guardare. È come quando guidi sempre la stessa strada per andare al lavoro: dopo un po' non vedi più i negozi, gli alberi, le persone. Diventa tutto un fondale, uno sfondo sfocato mentre tu pensi ad altro.
Invece bisogna innamorarsi della vita. E quando dico innamorarsi, intendo come quando avevi sedici anni e vedevi quella ragazza o quel ragazzo e tutto diventava più luminoso, più colorato, più... vivo. Anche il semaforo rosso sembrava più rosso.
Quando ti innamori della vita, succede una cosa magica: ogni senso si sveglia dal letargo.
È come quando pulisci gli occhiali dopo mesi che non lo facevi: improvvisamente vedi tutto meglio. Percepisci colori che prima non notavi, energie che prima ti sfuggivano. Anche la passeggiata dal lavoro a casa diventa un piccolo film di cui sei il protagonista.
Cambi proprio come persona. Diventi meno rompiscatole, meno concentrato su te stesso. È come quando esci da un tunnel e rivedi la luce: tutto assume un significato diverso. Aiutare qualcuno non è più un peso ma un piacere. Cucinare per chi ami non è più una fatica ma un atto d'amore. Riordinare casa non è più una rottura ma un modo per prendersi cura di chi ci vive.
Per riuscirci devi fare una cosa: smettere di etichettare tutto. È come quando da bambino guardavi le nuvole e ci vedevi draghi, castelli, facce buffe. Poi sei cresciuto e hai iniziato a dire "quella è una nuvola, punto". Fine della magia.
Fermati e guarda le cose come se le vedessi per la prima volta. Fai domande stupide, lasciati stupire dalle ovvietà.
Un albero non è solo un vegetale che fa ossigeno: è un essere vivente che sta lì da anni, che ha visto passare generazioni, che cambia con le stagioni. La luna non è solo un sasso che gira intorno alla Terra: è quella cosa che da sempre fa sognare gli innamorati e fa ululare i lupi.
Ogni cosa ha la sua essenza, il suo momento unico e irripetibile. Nessun tramonto è uguale a un altro, anche se il sole fa sempre la stessa strada.
È come quando tua nonna ti cucina sempre la stessa pasta al pomodoro: il sugo è lo stesso, ma è un impegno rinnovato ogni volta. Ti piace non solo perché tua nonna cucina divinamente, ma perché ti ricorda quanto ti ama.
La ripetizione, in fondo, è solo un'illusione.
È come credere che tutti i lunedì siano uguali quando invece ogni lunedì sei una persona leggermente diversa da quella del lunedì prima.
Bisogna catturare l'attimo presente, essere presenti davvero.
Non con la testa già domani o ancora ieri. È come guardare un film: se pensi sempre alla scena successiva o a quella precedente, ti perdi quella che stai vedendo.
Guarda le piccole cose con gli occhi di un bambino. Entra in connessione con il mondo, mantieni quello stupore che avevi quando tutto era nuovo. Sospendi il giudizio, vai oltre quello che credi di sapere. Le meraviglie ci sono tutte, basta decidere di vederle.
Anche le cose più normali sono straordinarie, se ci pensi.
Il fatto che il sole sorga ogni mattina, che le stagioni si alternino, che un padre vada a lavorare per la sua famiglia. È straordinario che ci siamo incontrati per caso in questo mondo enorme e che abbiamo deciso di stare insieme. È straordinario che ogni giorno scegli di svegliarti e provare ancora.
Con i gesti più semplici, più ordinari, puoi creare e scoprire cose straordinarie. Basta solo ricordarsi di tenere gli occhi aperti.
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Tag: Vita straordinaria, Amore per la vita, Emozioni intense, Consapevolezza della vita
Negli ultimi dieci anni ho affrontato con passione diverse sfide personali e imprenditoriali, spinto dal desiderio di vivere con intenzione e non schiavo della routine. Miro ad essere sempre più padrone del mio tempo e consapevole delle mie scelte.
Sono l'autore delle Pillole di Consapevolezza, un progetto che incarna questo percorso di crescita e riflessione.
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