Pillola UNxCENTO

Vivere senza pauraCome cambierebbe la nostra vita?

Paura, Sconfiggere le paure, Affrontare le sfide, Conquista della libertà
Pillola N. 86
Foto di Andrea Mangano
Autore
A. Mangano
Intro alla pillola

La paura tiene in catene la nostra vita, impedendoci di viverla pienamente.

Passiamo intere giornate a preoccuparci di cose che probabilmente non accadranno mai, rincorrendo certezze che non esistono.

È davvero questa la vita che vogliamo vivere?

Ogni giorno, mattone dopo mattone, costruiamo muri sempre più alti intorno a noi. All'inizio sembrano necessari, utili per proteggerci dalle tempeste della vita, per tenere fuori il caos e l'incertezza. Ma un giorno ci svegliamo e ci accorgiamo che quei muri non servono solo a tener fuori il mondo: ci hanno rinchiusi dentro.

La paura entra in scena in punta di piedi. Non ha bisogno di bussare, non ha bisogno di permessi. Si insinua nei nostri pensieri, si siede accanto a noi e inizia a sussurrare. "Non puoi farlo", "Non sei abbastanza bravo", "E se fallissi?". La paura è un'ospite fastidiosa, di quelle che si accomodano sul divano e non vogliono più andarsene.

Ma ecco il punto: ogni istante della nostra esistenza ci mette davanti a una scelta. Possiamo darle ascolto, lasciare che ci immobilizzi, oppure possiamo trasformarla in qualcos'altro. In energia, in una spinta, in un trampolino per saltare più in alto.

La paura, in fondo, non è il vero nemico. Il vero problema è temere le cose sbagliate.

Ci preoccupiamo del giudizio degli altri, dimenticando che, la maggior parte delle volte, nessuno ci sta osservando davvero. Temiamo di sbagliare, come se un errore fosse la fine del mondo, quando in realtà è l'unico modo per imparare. Abbiamo paura di essere vulnerabili, convinti che nascondere le nostre debolezze possa renderci invincibili.

Ma chi ha detto che essere invincibili significhi essere felici?

E poi, diciamocelo: la maggior parte delle cose che ci spaventano non sono mai così terribili come le immaginiamo.

I mostri che popolano le nostre notti sono spesso solo ombre, deformate dalle nostre insicurezze. Ombre che ci bloccano, ci tengono fermi.

Pensate a tutte le opportunità che abbiamo lasciato andare: quel progetto che sembrava troppo grande, quel viaggio rimandato all'infinito, quell'amore mai confessato per paura di un rifiuto.

Quante cose ci siamo negati, semplicemente perché avevamo paura?

Ora, proviamo a immaginare. Immaginiamo di non aver dato ascolto a quei timori. Immaginiamo di averci provato. Come sarebbe la nostra vita oggi?

Ripensate a un momento in cui avete sfidato la paura. Magari avete parlato in pubblico con la voce tremante, oppure avete accettato una sfida che sembrava impossibile.

Ricordate quella scarica di adrenalina? Quel senso di libertà?

Ecco, quella è la vita vera. Non il rimpianto del "chissà come sarebbe stato".

Lasciandoci sopraffare dalla paura, cosa abbiamo guadagnato? Nulla. Ma abbiamo perso molto: la possibilità di vivere qualcosa di significativo.

Non si tratta di ignorare la paura. Esiste una paura sana, quella che ci salva la vita, che ci impedisce di saltare da un dirupo o di attraversare la strada senza guardare. Ma c'è un'altra paura, subdola e silenziosa, che non ci protegge affatto: ci imprigiona. Sta a noi capire quale ascoltare.

La vita vera, quella che ci fa brillare gli occhi, si trova oltre il confine della nostra zona di comfort. Certo, lì fuori ci sono rischi. Ma ci sono anche opportunità, incontri, esperienze che ci cambieranno. Restare al sicuro è facile, ma è come tenere una barca ancorata in porto: sarà anche al riparo dalle tempeste, ma le barche non sono fatte per restare ferme.

Allo stesso modo, noi non siamo fatti per vivere al sicuro. Siamo fatti per esplorare, per navigare, per scoprire.

Vivere senza paura non significa non provarne. Significa non lasciarle il comando. Significa accettare che la paura faccia parte del viaggio, ma scegliere comunque di andare avanti.

Pensate alla prima volta che avete guidato una macchina. Le mani sudate sul volante, il cuore che batteva forte, la paura di sbagliare. Eppure, con il tempo, la paura si è trasformata. Ora guidate senza pensarci troppo, ascoltando musica, parlando con un amico. Non perché il rischio sia sparito, ma perché avete imparato a gestirlo. La vita funziona allo stesso modo: ogni paura è un peso nello zaino, ma quando iniziamo a lasciarne andare qualcuna, il viaggio diventa più leggero.

Oggi vi invito a fare una scelta. Scegliete una paura, una soltanto. Magari piccola, magari insignificante agli occhi degli altri. Guardatela in faccia e decidete di lasciarla andare.

Perché la vita vera non si trova nei passi trattenuti dalla paura, ma in quelli che ci portano verso ciò che amiamo davvero. E chissà, forse, liberati da qualche timore, ci accorgeremo che il panorama intorno a noi è sempre stato più bello di quanto pensavamo.

Non abbiate paura di vivere.

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Prendi qualche minuto per riflettere e rispondere a queste domande. Potrebbero darti una consapevolezza nuova su te stesso e sulla tua vita.

  • 1. Quante volte ho rinunciato a qualcosa che desideravo profondamente per paura di fallire o di essere giudicato?
    Quasi mai, cerco sempre di seguire ciò che conta per me, indipendentemente dai rischi.
    A volte, ma cerco di riprovarci appena mi sento più pronto.
    Spesso, perché il timore di fallire o del giudizio pesa più del mio desiderio.
    Quasi sempre, mi blocco e nemmeno ci provo, preferendo evitare il rischio.
  • 2. Le scelte che faccio ogni giorno sono guidate dalla mia volontà o dal timore delle conseguenze?
    La mia volontà prevale: decido ciò che credo giusto per me.
    Di solito seguo la mia volontà, anche se a volte la paura mi influenza.
    Molte volte sono le paure a orientare le mie decisioni senza che me ne renda conto.
    Quasi tutte le mie scelte dipendono dal desiderio di evitare rischi o fallimenti.
  • 3. C'è un sogno o un progetto che continuo a rimandare perché mi spaventa troppo iniziare?
    No, tendo ad affrontare gli ostacoli che mi separano dai miei obiettivi anche quando mi fanno paura.
    Ho dei progetti in sospeso, ma sto lavorando per superarli e iniziare.
    Sì, ci sono idee a cui penso spesso, ma non trovo mai il coraggio di iniziare.
    Sì, e ormai mi chiedo se avrò mai la forza di provarci davvero.
  • 4. Quando penso a una nuova opportunità, il mio primo pensiero è "E se non funziona?" o "E se fosse fantastico?"
    Di solito mi concentro sul lato positivo e penso alle possibilità straordinarie.
    Mi capita di pensare ai rischi, ma il desiderio di provarci prevale.
    La paura del fallimento è spesso il primo pensiero che mi blocca.
    Non riesco a vedere altro che il rischio di sbagliare, e questo mi paralizza.
  • 5. Se non avessi paura, cosa farei oggi di diverso per avvicinarmi alla vita che desidero?
    Farei esattamente quello che sto facendo, perché non lascio che la paura mi fermi.
    Oserei fare un passo più grande, ma sono comunque soddisfatto dei miei progressi.
    Cambierei molte cose, ma mi sento bloccato e non so da dove cominciare.
    Tutto sarebbe diverso, perché la paura oggi mi trattiene quasi completamente.
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Foto di Andrea Mangano

Andrea Mangano

Lavoro nel mondo digitale.
Negli ultimi otto anni ho intrapreso numerose sfide personali e imprenditoriali. Ogni giorno mi impegno affinché la mia quotidianità sia il riflesso del mio desiderio e non una passiva routine. Miro ad essere sempre più padrone del mio tempo e consapevole delle mie scelte.

Sono l'autore di UNxCENTO.
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