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Ordine mentaleRitrovare la chiarezza in mezzo al caos

Caos mentale, Ordine mentale, Focus, Priorità
Pillola N. 76
Foto di Andrea Mangano
Autore
A. Mangano
Intro alla pillola

Ci facciamo in quattro tutto il giorno, accumulando impegni, pensieri e preoccupazioni, convinti che questo affaccendarsi sia la chiave per una vita migliore.

Ma più ne aggiungiamo, più ci sentiamo sopraffatti.

Come possiamo fare ordine in questo caos per non perdere di vista ciò che conta davvero?

Oggi si sente parlare ovunque di benessere mentale, come se bastasse applicare qualche semplice consiglio per trovare la serenità. Ma ditemi: in un mondo come quello di oggi, come si fa davvero a mantenere la mente serena?

Anni fa, ho scelto di lasciare la vita frenetica della città e di comprare una casa sul mare, immersa nel silenzio, dove il rumore più violento è il mare che si infrange sugli scogli. Eppure, nonostante tutto, la pace mentale sembra un obiettivo a tratti sfuggente.

Vivo nel mio angolo di paradiso, ma ho ancora un computer acceso tutto il giorno per lavoro, uno smartphone sempre nelle vicinanze, notifiche che suonano a raffica, email che piovono come una tormenta di neve e social network che provano a rubarmi l’ultima briciola di attenzione rimasta.

Vi dico la verità: a volte mi sento sopraffatto e pilotato, come se fossero le distrazioni a decidere per me. Ho un piano preciso per la giornata, so cosa voglio fare, ma poi tutto sfuma. Non me ne accorgo neanche subito. Solo quando il caos mentale – causato dall'accumulo di informazioni, preoccupazioni, impegni e insoddisfazione – si traduce in un mal di testa lancinante, realizzo quanto mi sia perso.

Ecco perché sono convinto che l'ordine mentale sia una necessità per tutti. Nessuno può vivere bene con una mente in subbuglio.

Bisogna mettere ordine. Dare priorità a ciò che conta davvero e lasciar andare il resto, almeno finché non diventa essenziale.

Pensiamo alla nostra mente come a un armadio. Se è pieno zeppo e disordinato, impazziremo a trovare qualcosa al suo interno. Lo stesso vale per la nostra testa. Le informazioni, i pensieri, i problemi: se non li organizziamo, sono inutili. Non li ricorderemo quando ci serviranno davvero e ci riempiranno invano la mente.

Le soluzioni sono due: organizzare e liberare spazio.

Fare pulizia mentale significa fare scelte precise. Vuol dire imparare a dire “no” a tutto ciò che non merita la nostra attenzione.

Significa prendere i problemi, scomporli in pezzi più piccoli, più gestibili e organizzati, in modo da affrontarli agevolmente uno alla volta, invece di essere sopraffatti.

Immagina di guardare dentro la tua testa come guarderesti un vecchio deposito di cianfrusaglie. Non sarebbe meglio sbarazzarsi di tutto ciò che non serve?

Smettiamo di trascinarci dietro vecchie abitudini, pensieri logoranti, rancori inutili. Facciamo spazio per ciò che conta davvero, per ciò che ci fa crescere, ci rende sereni e ci conduce un passo avanti.

Ditemi, quante volte ci ritroviamo a ripetere lo stesso problema, come un giradischi rotto? Continuiamo a riproporcelo fino alla nausea, probabilmente ingigantendolo, senza mai applicarci adeguatamente per porvi rimedio. Questo genera caos.

Il benessere mentale, in fondo, non significa vivere senza problemi.

La serenità mentale sta nella capacità di mettere ogni cosa al suo posto con disciplina. Non è eliminare il caos dalla vita, ma evitare che esso domini la nostra mente.

L'ordine mentale non è qualcosa che ci rende rigidi come robot. Tutt'altro. Quando la nostra mente è organizzata e serena, abbiamo più capacità di concentrarti, di creare, di affrontare nuove sfide.

Iniziamo da oggi a ritrovare il nostro ordine. Prendiamo carta e penna e scriviamo tutto quello che ci passa per la testa (sembra una sciocchezza, ma funziona!). È come mettere a fuoco un’immagine sfocata. Ci aiuta a organizzare i pensieri, a guardarli da un'altra prospettiva e a capire quelli a cui non dare peso.

Teniamo sempre presente che non dobbiamo risolvere tutto in un colpo solo. Procediamo per gradi. Ogni piccolo passo ci farà sentire più capaci di gestire la situazione e la nostra ansia.

Ma teniamo sempre a mente che non possiamo controllare tutto nella vita. Ci saranno sempre degli imprevisti. Accettarlo ci toglierà un altro bel peso dalle spalle.

Ultima cosa, non meno importante, prendiamoci delle pause ricreative. La nostra mente è come qualsiasi dispositivo elettrico: ogni tanto ha bisogno di ricaricarsi. Troviamo più di un minuto al giorno per riposarci e fare qualcosa che ci piace.

Dopo un intervallo rigenerativo, tutto ci sembrerà più chiaro e semplice.

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  • 1. Cosa sta realmente causando il mio sovraccarico?
    Mi rendo conto che sto cercando di fare troppo in una sola volta, senza dare priorità.
    Ho identificato che molte delle mie preoccupazioni derivano da aspettative esterne non allineate con i miei valori.
    Mi sembra di non avere il controllo su nulla, tutto si accumula senza una causa chiara.
    Non riesco a capire cosa mi sovraccarica, ogni aspetto della mia vita sembra troppo complicato da affrontare.
  • 2. Sto dedicando tempo alle cose che contano davvero per me?
    Mi accorgo che, pur avendo molti impegni, riesco a ritagliare spazio per ciò che mi appassiona veramente.
    Sto imparando a dire di no ad attività secondarie che sottraggono tempo a ciò che amo.
    Mi rendo conto che sto trascurando le persone e le attività più significative per inseguire impegni di lavoro o doveri.
    Ho dedicato tanto tempo a compiti urgenti ma poco importanti, lasciando da parte ciò che mi fa sentire realizzato.
  • 3. Come posso semplificare la mia giornata o ridurre gli impegni?
    Posso iniziare a eliminare le attività superflue e concentrare le mie energie sulle priorità vere.
    Posso strutturare meglio le mie giornate, dedicando blocchi di tempo precisi a ogni attività.
    Non vedo come posso ridurre gli impegni, ogni cosa sembra indispensabile e inevitabile.
    Provo a semplificare, ma finisco per riempire di nuovo le giornate con altri impegni, senza mai avere un momento libero.
  • 4. C’è qualcosa che posso lasciare andare o delegare?
    Mi rendo conto che alcune responsabilità posso essere tranquillamente delegate, senza che il risultato finale ne risenta.
    Ho capito che lasciare andare alcune aspettative irrealistiche mi permetterà di concentrarmi su ciò che conta davvero.
    Non riesco a fidarmi degli altri, quindi preferisco fare tutto da solo, anche se questo mi appesantisce.
    Sento che se non controllo tutto, le cose non verranno fatte bene, quindi non vedo cosa potrei delegare.
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Foto di Andrea Mangano

Andrea Mangano

Lavoro nel mondo digitale.
Negli ultimi otto anni ho intrapreso numerose sfide personali e imprenditoriali. Ogni giorno mi impegno affinché la mia quotidianità sia il riflesso del mio desiderio e non una passiva routine. Miro ad essere sempre più padrone del mio tempo e consapevole delle mie scelte.

Sono l'autore di UNxCENTO.
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