Pillola UNxCENTO

L'inestimabile valore della propria essenzaCiò che nessuno potrà mai portarci via

Essenza, Autenticità, Valore personale, Forza interiore
Pillola N. 57
Foto di Andrea Mangano
Autore
A. Mangano
Intro alla pillola

Quando perdiamo qualcosa di importante, sembra di smarrire un pezzo di noi stessi.

Può accadere con il lavoro, in una relazione affettiva o con l'immagine che gli altri hanno di noi.

Perché la perdita mette in discussione la nostra stessa identità, lasciandoci con un senso di vuoto esistenziale?

In questa vita frenetica e ricca di impegni, spesso permettiamo che il lavoro, le relazioni personali e i beni materiali ci definiscano completamente.

Fin troppo spesso, associamo il nostro valore personale a ciò che possediamo o ai successi che abbiamo raggiunto, affidando così agli oggetti o agli altri il potere di stabilire chi siamo e quanto valiamo.

Quando ci identifichiamo attraverso qualcosa di esterno al nostro essere, disperdiamo la nostra essenza. Ci aggrappiamo a titoli, status e beni materiali, dimenticando che il nostro valore intrinseco va ben oltre ciò che si vede in superficie.

Ma tutto questo è fragile e transitorio. Ciò che oggi ci dà sicurezza può svanire in un istante, lasciandoci disorientati e vulnerabili.

Cosa accadrebbe se perdessimo il nostro lavoro, un legame importante o i nostri beni?
Cosa rimarrebbe di noi, al di là delle circostanze?

Se costruiamo la nostra identità su ciò che possediamo, rischiamo di rimanere senza punti di riferimento, smarriti e incompleti, incapaci di accettare la perdita.

Per questo è essenziale comprendere una verità fondamentale: chi siamo conta molto più di ciò che possediamo.

I nostri valori, le passioni e le qualità che ci definiscono rappresentano il nucleo indistruttibile del nostro essere.

Puoi perdere solo qualcosa che hai, ma non puoi perdere qualcosa che sei. —  Eckhart Tolle

La nostra essenza è il cuore di ciò che siamo, il filo conduttore che ci accompagna lungo il cammino della vita.

Non possiamo permetterci di ignorarla o porla in secondo piano.

È tempo di fare un passo indietro e chiederci:

  • Chi siamo veramente, al di là di tutti i ruoli che ricopriamo?

  • Chi siamo quando siamo soli con noi stessi, liberi dallo sguardo altrui?

La nostra essenza risiede in una dimensione più profonda, una verità interiore che emerge solo quando ci liberiamo dei ruoli che indossiamo ogni giorno e abbandoniamo il timore del giudizio altrui. È uno spazio autentico, puro, dove possiamo essere completamente noi stessi, senza maschere né pretese.

Sono i momenti di intimità con noi stessi, di riflessione e silenzio, a permetterci di riconnetterci con questa autenticità. È lì che scopriamo quella parte immutabile del nostro essere, che rimane salda nonostante le sfide, le delusioni e i successi che attraversano il nostro cammino. Questa forza interiore è la risorsa più preziosa che possediamo, il fondamento su cui possiamo costruire il coraggio di rialzarci dopo ogni caduta.

Essere consapevoli del nostro valore non è un atto di arroganza, ma di riconoscimento.

Ogni giorno possiamo scegliere di celebrare la nostra unicità, onorando ciò che ci rende straordinari e irripetibili. Le perdite, le sconfitte e i fallimenti non devono definirci; sono esperienze, non identità. Possiamo imparare da esse, ma non dobbiamo mai permettere che riducano il nostro senso di valore.

Non siamo i beni che possediamo, né le relazioni che coltiviamo o i traguardi che raggiungiamo.

Questi aspetti possono arricchire la nostra esistenza, ma non ne costituiscono il cuore. Siamo esseri straordinari, dotati di potenzialità immense e di una bellezza che trascende ogni apparenza. Una bellezza che risiede nei nostri valori, nelle nostre credenze, nelle passioni che accendono la nostra anima e ci danno direzione.

Quando lasciamo che siano questi elementi a guidarci, viviamo in modo più significativo e autentico. Inseguiamo una vita che non si misura con standard esterni, ma con la nostra capacità di essere fedeli a chi siamo davvero.

Siamo fieri di noi stessi, senza compromessi. Abbracciamo ogni sfumatura del nostro essere e affrontiamo il futuro con audacia e fiducia. Ricordate: il nostro destino non è scritto nelle circostanze, ma nelle scelte che compiamo ogni giorno.

Nulla potrà fermarci se rimarremo saldamente radicati alla nostra essenza più profonda, quella forza invisibile e incrollabile che ci rende unici.

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Riflessione guidata

Prendi qualche minuto per riflettere e rispondere a queste domande. Potrebbero darti una consapevolezza nuova su te stesso e sulla tua vita.

  • 1. In che misura il mio lavoro definisce la mia identità e il mio senso di valore personale?
    Il mio lavoro rappresenta gran parte di chi sono, poiché dedico molta energia e tempo ad esso e mi identifico profondamente con ciò che faccio.
    Pur riconoscendo l'importanza del mio lavoro, cerco di non legare il mio senso di valore personale esclusivamente ad esso.
    Il mio lavoro è significativo per me, coltivo altre sfere della mia vita che contribuiscono al mio senso di valore personale.
    Il mio lavoro è un minimo aspetto della mia identità; trovo molto valore anche in altre esperienze e aspetti della mia vita.
  • 2. Le mie relazioni sono basate su chi realmente sono, o mi identifico principalmente attraverso il ruolo che svolgo in esse?
    Mi sforzo di essere autentico nelle mie relazioni e di non definirmi solo attraverso i ruoli che svolgo.
    Cerco di bilanciare il mio vero sé con il ruolo che svolgo nelle relazioni, senza permettere che il ruolo mi definisca completamente.
    Sono consapevole del rischio di identificarmi troppo con i miei ruoli nelle relazioni, ma cerco di mantenere la mia autenticità.
    Mi impegno attivamente a coltivare relazioni basate sulla comprensione reciproca e sul supporto, indipendentemente dai ruoli che svolgo.
  • 3. Fino a che punto i miei averi materiali influenzano il mio senso di autostima e di successo personale?
    Cerco di non legare il mio senso di autostima e successo esclusivamente ai miei averi materiali.
    Sono consapevole che i miei averi materiali possono influenzare il mio senso di autostima, ma non li considero l'unico indicatore di successo personale.
    Mi sforzo di mantenere un equilibrio tra il mio benessere materiale e il mio benessere emotivo, senza permettere che i beni materiali mi definiscano.
    Valorizzo i miei averi materiali come parte della mia vita, ma cerco anche fonti di gratificazione e realizzazione al di fuori di essi.
  • 4. Comprendo l'importanza di definirmi in modo autentico e di non lasciarmi definire dalle comuni etichette sociali?
    Sì, ho un'intima consapevolezza dell'importanza di essere autentico e di non lasciarmi imprigionare dalle etichette sociali.
    Ho interiorizzato l'importanza di definirmi in modo autentico, anche se talvolta lotto contro le pressioni delle etichette sociali.
    Sto ancora esplorando l'importanza di definirmi in modo autentico e sono aperto a comprendere più a fondo come liberarmi dalle etichette sociali.
    Mi rendo conto che è essenziale definirmi in modo autentico, ma potrei ancora avere difficoltà nel districarmi dalle aspettative e dagli stereotipi sociali.
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Foto di Andrea Mangano

Andrea Mangano

Lavoro nel mondo digitale.
Negli ultimi otto anni ho intrapreso numerose sfide personali e imprenditoriali. Ogni giorno mi impegno affinché la mia quotidianità sia il riflesso del mio desiderio e non una passiva routine. Miro ad essere sempre più padrone del mio tempo e consapevole delle mie scelte.

Sono l'autore di UNxCENTO.
Firma Andrea ManganoScopri chi sono e in cosa credo
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