Pillola 02

La libertà è una conquistaCosa vuol dire essere davvero liberi e come riuscirci

Autore della Pillola
Autore
A. Mangano
Intro alla pillola

La libertà non è un punto di partenza, ma una vetta da scalare.

Non nasce spontaneamente, né ci viene concessa: richiede coraggio, consapevolezza e un impegno continuo per liberarsi dalle catene visibili e invisibili che ci tengono bloccati.

Ma cosa significa davvero essere liberi, e come possiamo conquistare questa vetta nella nostra vita?

Ci hanno sempre raccontato questa storia: che siamo liberi, che possiamo pensare quello che vogliamo, scegliere quello che ci pare, costruirci la vita come ci garba. Ma sapete una cosa? È una balla colossale. O meglio, è una mezza verità, che è peggio di una bugia intera.

Perché vedete, la libertà non è che te la regalano con il certificato di nascita. Non è come il codice fiscale che ti arriva per posta. La libertà te la devi sudare, giorno dopo giorno.

Quando ero ragazzino pensavo che la libertà fosse non dover rendere conto a nessuno. Mamma mia, che ingenuità! È come pensare che guidare significhi solo premere l'acceleratore. Poi scopri che c'è il freno, il volante, gli altri automobilisti che sono tutti pazzi, i semafori che si mettono sempre sul rosso quando hai fretta...

La verità è che più libertà hai, più ti accorgi che è qualcosa di fragile. Perché ogni scelta che fai ha delle conseguenze, e queste conseguenze ricadono su di te, ma anche sugli altri.

E allora capisci che essere liberi significa soprattutto essere responsabili. È come avere una macchina potente: se non sai guidare, finisci contro un muro.

Ma il bello viene adesso: per essere davvero liberi devi essere padrone di te stesso.

E essere padrone di te stesso significa affrontare le tue paure a muso duro, riconoscere che hai dei limiti - tutti ne abbiamo - e soprattutto agire con la testa accesa, non con il pilota automatico.

Dovete farvi una domanda semplice, ma non troppo: cosa voglio? Non cosa vogliono gli altri che io voglia, non cosa dovrei volere secondo la società, secondo la famiglia, secondo l'oroscopo di Paolo Fox. Cosa voglio io, davvero?

E qui casca l'asino: per essere autentici, per essere liberi e davvero noi stessi, dobbiamo accettare una cosa terribile - a tutti non possiamo piacere. Lo so, lo so, è una tragedia. Ma è così. C'è sempre qualcuno che ti guarda storto, che ti critica, che dice "ma quello là chi si crede di essere?". E sapete cosa vi dico? Amen. Che si arrangino.

Perché la paura del giudizio degli altri è peggio delle sabbie mobili: più ti dibatti, più affondi, più ti nega la libertà. Invece, quando smetti di fare il contorsionista per piacere a tutti, scopri una cosa meravigliosa: puoi essere te stesso. E credetemi, è un sollievo incredibile.

Ma attenzione, essere liberi significa anche cambiare.

E il cambiamento fa paura più di un film dell'orrore. Perché cambiare significa mollare le tue certezze - anche quelle sbagliate, che sono sempre le più comode - e buttarti nell'incertezza. È come tuffarsi in mare senza sapere se sappiamo nuotare. Ma sapete una cosa? Meglio provare che restare tutta la vita seduti sulla spiaggia a guardarsi i piedi.

La paura di sbagliare, quella sì che è una prigione vera.

Ti tiene fermo, immobile, come una statua in piazza. Ma gli errori, cari amici, sono come i graffi sulla carrozzeria: prima o poi li fai, meglio farli vivendo che restando nel garage della vita.

Quando ho smesso di cercare la perfezione - che tra l'altro non esiste, come gli unicorni e i politici onesti - ho scoperto che i miei difetti non erano poi così male. Anzi, erano parte di me, come le rughe che raccontano le risate e le cicatrici che raccontano le cadute.

E poi c'è un'altra cosa importante: capire cosa serve davvero e cosa è solo fumo negli occhi. Perché la libertà non la trovi accumulando cose, ma liberandoti del superfluo. È come fare i traslochi: alla fine tieni solo quello che conta davvero.

La libertà non è una medaglia che ti danno alla fine della gara. È una scelta che fai ogni mattina quando ti alzi, ogni sera quando ti addormenti, ogni volta che devi decidere se dire sì o no. È un lavoro a tempo pieno, senza ferie pagate.

Allora, fatevi queste domande, ma fattevele davvero: quali paure vi stanno fregando? Che compromessi state accettando? E soprattutto, quanto siete disposti a pagare per la vostra libertà? Perché vi assicuro che non è gratis. Ma vale ogni centesimo.

© Riproduzione riservata - 29/05/2022
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Tag: Libertà, Conquista della libertà, Essere liberi, Prezzo della libertà

Autore della Pillola
Andrea Mangano

Negli ultimi dieci anni ho affrontato con passione diverse sfide personali e imprenditoriali, spinto dal desiderio di vivere con intenzione e non schiavo della routine. Miro ad essere sempre più padrone del mio tempo e consapevole delle mie scelte.

Sono l'autore delle Pillole di Consapevolezza, un progetto che incarna questo percorso di crescita e riflessione.

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Prendi qualche minuto per rispondere a queste domande. Potrebbero darti una consapevolezza nuova su te stesso e sulla tua vita.

Domanda 1
Sono in grado di inseguire i miei obiettivi senza pressioni esterne?
  • Sì, riesco a mantenere la mia concentrazione sugli obiettivi senza lasciarmi influenzare dalle aspettative esterne.
  • Decisamente, sono capace di rimanere motivato internamente, anche quando l'ambiente attorno sembra richiedere altro.
  • A volte sì, ma sento che il giudizio degli altri incide più di quanto vorrei sulle mie scelte.
  • No, spesso il bisogno di soddisfare aspettative esterne mi distrae dai miei veri obiettivi.
Domanda 2
Sono a mio agio nell'esprimere il mio pensiero liberamente?
  • Sì, mi sento molto sicuro/a nell'esporre le mie idee, anche quando sono controcorrente.
  • Riesco a farlo, soprattutto in contesti dove mi sento valorizzato e ascoltato.
  • Non sempre, preferisco misurare le mie parole per evitare conflitti o incomprensioni.
  • Purtroppo, spesso trattengo il mio pensiero per paura del giudizio o delle reazioni altrui.
Domanda 3
Prendo le mie scelte in autonomia e con serenità?
  • Sì, riesco a decidere con calma, basandomi su ciò che reputo giusto per me.
  • Tendenzialmente sì, mi fido della mia capacità di analizzare le situazioni e agire di conseguenza.
  • Non sempre, spesso mi trovo a chiedere conferme agli altri prima di fare un passo.
  • Tendo a sentirmi insicuro/a e mi lascio facilmente influenzare da ciò che pensano le persone a cui tengo.
Domanda 4
Ho la possibilità di prendere decisioni in base ai miei valori e alle mie convinzioni?
  • Sì, posso allineare le mie decisioni ai miei valori senza troppe interferenze.
  • Assolutamente, i miei valori sono il faro che guida ogni mia scelta importante.
  • Non sempre, a volte devo fare compromessi che vanno contro i miei principi.
  • Spesso no, mi trovo a dover seguire regole o aspettative che non condivido.
Domanda 5
Esploro nuove opportunità senza il timore di fallire?
  • Sì, vedo ogni nuova esperienza come un'occasione per crescere, indipendentemente dal risultato.
  • Mi capita di avere qualche timore, ma riesco comunque a spingermi oltre e affrontare le sfide.
  • No, il timore di fallire spesso mi trattiene dal provare qualcosa di nuovo.
  • Faccio fatica, preferisco restare nella mia comfort zone per evitare delusioni o fallimenti.