Pillola 82

Il ciclo della resaCome la disciplina fa la differenza

Autore della Pillola
Autore
A. Mangano
Intro alla pillola

Tutti abbiamo sogni, ma pochi sanno trasformarli in risultati concreti.

Non falliamo perché la motivazione ci abbandona, ma perché le abbiamo dato troppo potere sulle nostre azioni.

Sei pronto a tradirla, prima che lei tradisca te?

Qualche anno fa ho deciso di scrivere queste riflessioni che ho chiamato "Pillole di Consapevolezza". Perché? Boh, sentivo il bisogno di buttare giù qualche pensiero sulla vita. Niente di trascendentale, eh, solo robe che mi passavano per la testa guardando la gente che cammina per strada o aspettando l'autobus.

All'inizio è stato bellissimo. Come quando ti innamori e pensi che quella persona sia la più bella del mondo, anche se magari ha il naso storto. Io stavo lì, davanti al computer, e le parole uscivano da sole. Era come se qualcuno avesse aperto un rubinetto nella mia testa. Scrivevo e scrivevo, e più scrivevo più mi venivano idee. Potevo stare ore senza alzarmi, dimenticandomi pure di mangiare.

Poi, come tutte le belle storie d'amore reali, sono iniziati i problemi.

Perché vi dico questo? Perché ho capito una cosa: la motivazione è come i fuochi d'artificio a Capodanno. Tutti: "Oooh, che bello!" E poi? Poi rimane solo il fumo e qualche cartaccia per terra.

Quando quella scintilla si spegne - e si spegne sempre, statene certi - ti ritrovi lì che fissi lo schermo del computer e pensi: "E ora che scrivo?" Ti vengono mille domande: "Ma come fa quello là su Instagram che posta sempre cose interessanti? Ma come fanno questi YouTuber che tirano fuori video ogni giorno? Sono scarso io o loro sono dei geni?"

Però ho capito una cosa: quelli che vanno avanti, quelli che ce la fanno davvero, hanno una qualità particolare. Non sono più intelligenti di noi, non hanno più tempo libero di noi, probabilmente hanno pure loro i loro problemi. Ma sono disciplinati.

Ah, la disciplina. Quella cosa che fa schifo a tutti. È come la palestra: sai che ti fa bene, ma preferiresti stare sul divano a guardare Netflix.

La disciplina non ti dà soddisfazioni immediate.

Non è come quando mangi un gelato e subito stai meglio. No, la disciplina è come mettere soldi da parte: una rottura sul momento, ma poi ti salva la vita.

Se avete mai mollato qualcosa - e tutti abbiamo mollato qualcosa di importante - probabilmente vi è mancata questa roba qui. All'inizio eravate gasatissimi: "Adesso divento il nuovo Steve Jobs!" Poi avete scoperto che per diventare Steve Jobs bisogna lavorare come un matto tutti i giorni, anche quando hai mal di testa, anche quando fuori c'è il sole e i tuoi amici vanno al mare, ma anche no.

Questo è quello che io chiamo il "Ciclo della resa". È un meccanismo che funziona così: ti gassi, inizi, vai forte per un po', poi arriva il primo momento no, ti scocci, molli. Fine. E rimani lì con quel senso di colpa che ti dice: "Ecco, anche questa volta non ce l'hai fatta."

Ma vogliamo proprio continuare così? Vogliamo essere quelli che iniziano mille cose e non ne finiscono mai una?

Guardate, facciamoci una ragione: la motivazione ti fa partire, va bene. È come il motorino di avviamento della macchina. Ma poi per andare avanti ci vuole il motore, e il motore è la disciplina.

Non importa se il primo giorno sei carico come una molla. Quello che conta è cosa fai il giorno in cui ti svegli e pensi: "Ma chi me l'ha fatto fare?" Perché quello è il giorno che conta davvero. Quello è il giorno in cui si vede di che pasta sei fatto.

La motivazione è una roba strana. È come il tempo: quando hai bisogno che ci sia, non c'è mai. È umana, è caotica, è inaffidabile. È normale perderla. Il problema non è quello. Il problema è pensare che senza motivazione non si possa fare niente.

Invece no. Si può fare eccome. Anzi, dovete farlo proprio quando non ne avete voglia. Perché è lì che si fa la differenza. Mentre tutti gli altri si fermano e aspettano che torni la voglia, voi andate avanti lo stesso. Un passo alla volta, magari pure piccolo, ma sempre in avanti.

Lo so che vi hanno raccontato che bisogna essere sempre carichi, sempre positivi, sempre pronti a spaccare il mondo. Tutte balle. La vita vera non è un film americano. Nella vita vera ci sono giorni in cui ti alzi e hai voglia di fare tutto, e giorni in cui faresti fatica anche ad alzare il telecomando.

E sapete una cosa? Va bene così. È normale. Non dovete essere robot. Dovete solo essere costanti.

Quindi, tenetevi ben stretti questi concetti, perché sono quelli che fanno la differenza:

  • La motivazione scende e sale come le maree. Un giorno c'è, il giorno dopo è sparita come i calzini nell'asciugatrice. È così, accettatelo.

  • Non è una debolezza perdere slancio. È una debolezza arrendersi. Perdere la carica è normale, mollare tutto è da codardi.

  • Un piccolo passo è sempre meglio di non fare nulla. Anche se oggi riuscite a fare solo una piccola cosa, quella piccola cosa vi porta sempre più avanti di ieri.

  • La costanza vince sull'intensità intermittente. Meglio dieci minuti tutti i giorni che otto ore una volta al mese.

  • E infine: non serve essere perfetti, serve sporcarsi le mani. La perfezione è l'alibi dei pigri. "Non comincio perché tanto non sarà mai perfetto." Ma chi se ne frega della perfezione! L'importante è esserci, ogni giorno.

Quando ho iniziato con queste Pillole di Consapevolezza, ero come Rocky Balboa nel primo film: pieno di energia, convinto di poter battere Apollo Creed. Poi ho scoperto che Apollo Creed ero io stesso, i miei dubbi, la mia pigrizia, le mie scuse.

L'entusiasmo mi ha fatto salire sul ring. Ma la disciplina mi ha tenuto in piedi fino all'ultimo round.

E sapete quante Pillole ho scritto da allora? Decine. Una a settimana, anche quando non avevo voglia, anche quando pensavo di non aver niente da dire.

© Riproduzione riservata - 21/11/2024
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Tag: Motivazione, Disciplina, Essere autodisciplinati, Sogni irrealizzati

Autore della Pillola
Andrea Mangano

Negli ultimi dieci anni ho affrontato con passione diverse sfide personali e imprenditoriali, spinto dal desiderio di vivere con intenzione e non schiavo della routine. Miro ad essere sempre più padrone del mio tempo e consapevole delle mie scelte.

Sono l'autore delle Pillole di Consapevolezza, un progetto che incarna questo percorso di crescita e riflessione.

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Riflessione guidata

Prendi qualche minuto per rispondere a queste domande. Potrebbero darti una consapevolezza nuova su te stesso e sulla tua vita.

Domanda 1
Quando incontro difficoltà o ostacoli, come reagisco rispetto ai miei obiettivi e ai piccoli passi che sto facendo?
  • Rimango motivato e cerco soluzioni alternative per superare gli ostacoli.
  • Mi sento scoraggiato ma cerco di riprendermi rapidamente e tornare ai miei passi quotidiani.
  • Spesso perdo di vista i miei obiettivi e faccio fatica a ritornare sulla giusta strada.
  • Analizzo l'ostacolo e rivedo i miei piani, a volte decidendo di fare cambiamenti significativi.
Domanda 2
Quanto spesso mi pongo obiettivi a lungo termine e li rivedo per monitorare i progressi, anche quando la motivazione iniziale si affievolisce?
  • Stabilisco obiettivi chiari e li aggiusto regolarmente in base alle circostanze.
  • Cerco di concentrarmi sugli obiettivi più piccoli per mantenere lo slancio nel lungo periodo.
  • Mi dimentico spesso degli obiettivi che avevo fissato e li rivedo solo se necessario.
  • Mai. Lascio perdere e archivio gli obiettivi che avrei voluto raggiungere.
Domanda 3
Ho un sistema di abitudini quotidiane o settimanali che mi aiutano a progredire, indipendentemente da come mi sento?
  • Ho una routine consolidata che mi aiuta a restare focalizzato, anche nei momenti difficili.
  • Cerco di creare abitudini nuove e mi sforzo di mantenerle costanti nel tempo.
  • Mi affido all’ispirazione del momento e spesso salto le abitudini se non sono motivato.
  • Non riesco a mantenere una routine e tendo a procrastinare frequentemente.
Domanda 4
In passato, ci sono stati progetti che ho abbandonato perché mancava la motivazione, ma che avrei potuto completare con un po’ più di disciplina?
  • Riconosco che ho abbandonato progetti, ma ho imparato a usare la disciplina per evitarlo in futuro.
  • Sì, ma ho concluso con successo altri progetti imparando dagli errori precedenti.
  • Purtroppo ho abbandonato troppi progetti a metà e non riesco a cambiare questa tendenza.
  • Tendo a giustificarmi pensando che quei progetti non fossero poi così importanti.
Domanda 5
Quando penso a un progetto importante, mi chiedo 'perché è importante per me' e mi affido a questa ragione per andare avanti, o lascio che le emozioni del momento guidino le mie decisioni?
  • Mi assicuro di avere una motivazione profonda che mi sostenga nei momenti di difficoltà.
  • Cerco di ricordare il motivo per cui ho iniziato, anche quando le emozioni variano.
  • Mi lascio influenzare dalle emozioni del momento, abbandonando spesso ciò che inizia a pesarmi.
  • Non rifletto troppo sul perché di un progetto e agisco in base all’ispirazione iniziale.